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Giustizia: un disastro dopo un altro

Anm boccia il Dl sulle Procure

Il trasferimento d’ufficio produrra’ ulteriori e gravi problemi alla macchina giudiziaria e disagi ai destinatari del provvedimento, con il rischio di disincentivare la scelta del mestiere di magistrato’. L’Associazione nazionale magistrati per bocca del suo presidente Luca Palamara boccia la misura decisa dal governo per coprire i vuoti nelle procure

GIUSTIZIA: ANM BOCCIA DL SU PROCURE, CREA ALTRI PROBLEMI
(V.’GIUSTIZIA:ALFANO,PIU’ POTERI A CSM PER…’DELLE 17.18) (ANSA) – ROMA, 17 DIC -.
‘Mi spiace che si rischi di non cogliere un’occasione formidabile: la possibilità di risolvere il problema degli uffici scoperti consentendo ai nuovi vincitori di concorso (i 300 Mot di immissione in ruolo nella prossima primavera) di essere destinati agli uffici di procura, derogando o sospendendo l’attuale divieto di funzioni monocratiche per i magistrati di prima nomina – premette innanzitutto Palamara – .
Questo sarebbe stato, nell’immediato, un rimedio assolutamente indolore per l’intera macchina giudiziaria, che negli anni passati si e’ avvalsa dei ‘giudici ragazzini’ senza alcun danno e con piena soddisfazione di tutti’.
Il leader del sindacato delle toghe chiarisce che le sue osservazioni sul trasferimento d’ufficio scelto come rimedio dal governo sono ‘amare prima ancora che polemiche’, e ‘non rappresentano affatto una mancanza di disponibilità ad interventi e riforme, che coinvolgano anche la professionalità e l’idoneità’ dei magistrati’. ‘Ma – osserva – per mettere fine alla carenza di funzionalità degli uffici occorre innanzitutto provvedere alla piena copertura degli organici, dai quali mancano mille magistrati oltre al personale amministrativo; e alla revisione degli organici, che produrrebbe un importante recupero di risorse perché coinvolgerebbe almeno 60 tribunali minori, potenziandone almeno altri 40’.

Palamara assicura che ‘i magistrati non faranno venir meno il loro contributo’, ma sottolinea che ‘non si può pensare di risolvere i problemi della giustizia puntando esclusivamente sul loro senso di responsabilità. Anche la politica – avverte – deve assumersi le sue responsabilità, e confidiamo che in sede di esame parlamentare per la conversione in legge del decreto, possa emergere la fondatezza delle proposte della magistratura’.
Quanto alle misure per accelerare la digitalizzazione delle procedure e dei fascicoli giudiziari, in attesa di valutarle ‘in modo più approfondito’ Palamara ribadisce ‘il gradimento della magistratura per ogni iniziativa volta ad ammodernare il servizio giustizia, nell’interesse di tutti’.

(Tratto da AprileOnline)