Francesca Scoleri 31 Maggio 2023
L’intervista di oggi con Salvatore Borsellino, fratello di Paolo Borsellino e fondatore delle Agende Rosse, Luigi de Magistris, ex Magistrato ed ex sindaco di Napoli e Stefano Baudino, scrittore e giornalista per Il Fatto Quotidiano e L’indipendente
La Themis & Metis torna sulla commemorazione di Giovanni Falcone a Palermo, dove un corteo autorizzato è stato fermato coi manganelli dalla polizia. Secondo Salvatore Borsellino, “per evitare possibili contestazioni nei confronti di personaggi come Lagalla e Schifani che, in campagna elettorale, hanno contato sugli appoggi di Marcello Dell’Utri e Salvatore Cuffaro i cui trascorsi e le cui condanne per contiguità alla mafia sono ben noti a tutti”.
Sul tema giustizia, la preoccupazione dell’ex magistrato Luigi de Magistris, che mette in evidenza la mancanza di volontà di migliorare il comparto: “la lotta alla corruzione ed il contrasto alla mafia, da anni, non rappresentano la priorità di chi riforma”. Sulle intenzioni dell’attuale ministro Nordio, prosegue, “mette il carico da 90 riducendo le intercettazioni, operando per la separazione delle carriere e ponendo sempre di più il magistrato nell’orbita del potere governativo, ridimensionando o cancellando l’obbligatorietà dell’azione penale”. Secondo de Magistris, la destra ha in programma “una riforma simile a quella auspicata nel piano di rinascita di Licio Gelli“.
Il giornalista e scrittore Stefano Baudino, rimarca l’atteggiamento disonesto della stampa e della politica nel ridurre la sentenza della cassazione sulla trattativa Stato-mafia, ad un regolamento di conti con i magistrati che l’hanno scoperta. “A provare la loro malafede è la verità giudiziaria scolpita nelle sentenze definitive che hanno parlato della trattativa e dei suoi catastrofici effetti. Che niente e nessuno potrà mai confutare”.
“Nel leggere queste sentenze, penso che siamo stati degli illusi a pensare che lo stato potesse processare se stesso” , prosegue Salvatore Borsellino la cui unica fiducia per un Italia libera dalla mafia, è rivolta ai giovani. Duro anche il giudizio di Luigi de Magistris, il quale afferma che le contraddizioni della sentenza, fa perdere credibilità ad una parte della magistratura.
Tratto da: themisemetis.com