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Giugliano. Stangata ai Mallardo, sequestrata la gioielleria del clan: è una delle più grandi di Napoli

Giugliano. Stangata ai Mallardo, sequestrata la gioielleria del clan: è una delle più grandi di Napoli

di REDAZIONE

NAPOLI. Confermate le manette nei confronti di Anna Aieta, moglie di Francesco Mallardo detto “Ciccio e’ Carlantonio”, del genero Salvatore Lucente e dei due colletti bianchi, Gaetano Esposito e Ciro De Fortis Nadi, che ha evidenziato il ruolo di primo piano proprio di Francesco Mallardo e la saldezza dell’alleanza con i Contini del Vasto-Arenaccia e dei Licciardi di Secondigliano. Ieri nell’ambito della stessa inchiesta il Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli ha sequestrato una nota gioielleria cittadina.

Sigilli a “Esposito” in Corso Meridionale, quattro ingressi e dieci vetrine. Il sequestro è stato disposto nell’ambito dell’inchiesta che due giorni fa ha portato all’arresto di 4 esponenti del clan Mallardo, tra cui Anna Aieta, la moglie del capoclan Francesco Mallardo. Tra gli arrestati c’era anche Gaetano Esposito, ritenuto uno dei titolari della gioielleria finita sotto sequestro nella notte tra giovedì e venerdì.

Va sottolineato che l’Alleanza di Secondigliano si fonda anche sulla parentela tra i tre boss (Francesco Mallardo, Edoardo Contini e Patrizio Bosti), che hanno sposato le sorelle Anna, Rita e Maria Aieta. Con Ciro De Fortis Nadi l’affare era la distribuzione del pane. Attività molto remunerativa, dietro la cui facciata pulita si nascondeva un giro di imposizioni ai concorrenti che di fatto li eliminava dal mercato. Mentre Gaetano Esposito, tra i proprietari della nota gioielleria di Napoli sequestrata ieri, avrebbe, sempre secondo l’accusa, riciclato soldi affidatigli da Francesco Mallardo e dalla moglie per circa due milioni di euro, somma per la quale è stato disposto il sequestro per equivalente.
In particolare, l’imprenditore avrebbe acquistato diamanti per conto del boss con l’indicazione però di diversificare gli investimenti. In un’intercettazione ambientale si sente anche il rumore del borsello dell’uomo che si apre e si chiude durante uno scambio di soldi.

Il titolare avrebbe riciclato due milioni di euro del boss e della moglie Clan Mallardo, sequestrata la nota gioielleria “Esposito” agli arresti domiciliari in un’abitazione di Sulmona. Il sequestro beni eseguito nell’ambito dell’operazione congiunta tra Dia, carabinieri, polizia e Guardia di finanza a Napoli contro il clan Mallardo a cui si aggiunge quello di ieri in corso Meridionale è per un valore stimato di 12 milioni di euro.

Sigilli a ventidue unità immobiliari, due terreni, tre auto e due moto, una imbarcazione, 8 società e 74 conti correnti. Sequestro per equivalente, inoltre, per 2 milioni di euro frutto di una somma investita dal boss Francesco Bidognetti e dalla moglie Anna Aieta attraverso l’imprenditore Gaetano Esposito, anche lui destinatario di una misura cautelare. Ma l’inchiesta è tutt’altro che conclusa.
Molti dei soldi che il clan ha nascosto sono quasi del tutto irrintracciabili perché sono tutti investiti in attività economiche e commerciali che sono apparentemente lecite ma che invece nascondono altro. Ci sono infatti indagini in corso per scoprire le altre aziende della cosca e soprattutto riuscire ad individuare i prestanome che li gestiscono in nome e per conto della cosca.

fonte:www.internapoli.it