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Giugliano, la polizia scopre una piazza di spaccio: presi due fratelli, la droga nascosta nelle prese elettriche

Il Mattino, Sabato 21 Maggio 2016

Giugliano, la polizia scopre una piazza di spaccio: presi due fratelli, la droga nascosta nelle prese elettriche

di Mariano Fellico

GIUGLIANO. Scoperti a spacciare droga in casa, presi due fratelli. È l’esito dell’operazione messa a segno dagli agenti del Commissariato di polizia di Giugliano, diretti dal primo dirigente Pasquale Trocino, al centro storico. Il blitz in via Dante Alighieri dove a finire in manette sono stati i fratelli Domenico e Mario Maisto, rispettivamente di 56 e 40 anni. In azione sei poliziotti della sezione Investigativa che sono entrati all’interno dello stabile. La perquisizione ha portato alla scoperta di una trentina di stecchette di hashish, per un peso complessivo di oltre cinquanta grammi, di cui una buona parte era stata occultata all’interno degli interruttori elettrici dell’appartamento su due livelli. E proprio, mentre i poliziotti effettuavano la perquisizione si sono presentati due ragazzi, appena diciottenni che, non accorgendosi di parlare con gli agenti in borghese, hanno chiesto di acquistare due ‘stecche di fumo’.

Un’ulteriore certezza della presenza da tempo della piazza di spaccio. I due giovani sono stati segnalati alla Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti. Durante i controlli nell’abitazione dei due fratelli. che avevano nelle tasche alcune dosi dello stupefacente. sono stati scoperti e sottoposti a sequestro oltre cinquecento euro in contanti formati da banconote di piccolo taglio, un coltello con la punta annerita e probabilmente utilizzato per tagliare le dosi oltre ad un registro delle vendite: una sorta di borderò su cui vi erano segnate le vendite e gli incassi delle giornate. La droga sequestrata, secondo gli inquirenti, avrebbe fruttato oltre un migliaio di euro. Per i due fratelli sono scattate le manette e gli stessi sono stati rinchiusi dapprima nelle camere di sicurezza in Questura e poi sottoposti al processo con rito direttissima al tribunale di Napoli Nord. Il giudice ha disposto gli arresti domiciliari e il braccialetto elettronico.