Giornalisti minacciati, a Lamezia Terme incendiata auto di cronista del Quotidiano del Sud
Sul posto, una zona centrale della cittadina calabrese, sono intervenuti gli agenti del locale commissariato e della Squadra mobile di Catanzaro che hanno avviato le indagini per risalire al movente e ai responsabili dell’intimidazione. Rettura è stato già sentito dagli investigatori che, adesso, stanno cercando di capire se le minacce possano essere collegate alla sua attività lavorativa. Ne è convinto il direttore del suo giornale Rocco Valenti secondo cui “difficilmente l’intimidazione risulta inquadrabile in altri contesti”.
Nei giorni scorsi, altri due giornalisti calabresi sono stati destinatari di minacce in Calabria, una “Regione – continua Valenti nel suo editoriale – dove è sempre più difficile fare questo mestiere e non solo per la crisi, ma perché continuano a esserci vigliacchi e farabutti che pensano (sbagliando) di poter fermare il racconto, senza considerare che quel racconto siamo tanti a farlo e siamo tantissimi a voler continuare a farlo. È davvero fuori strada chi pensa di fermare quel racconto mandando minacce e proiettili via posta, incendiando automobili, coltivando propositi di vendetta”.
“Io sono tranquillissimo – aggiunge a caldo Rettura -. Non ho assolutamente paura. Questi sono fatti che ottengono l’effetto contrario. Mi fanno andare avanti con più forza e più coraggio. Assieme agli inquirenti, abbiamo fatto una ricognizione delle ultime vicende di cui mi sono occupato in questi giorni. Loro già stanno lavorando su alcune cose. In passato non ho avuto altri segnali, ma vivendo sul territorio, so che c’è molta gente che non gradisce il mio lavoro e a cui non sto simpatico. Si stanno valutando alcune situazioni, ma al momento non so assolutamente di cosa si tratta”. Intanto, l’indagine la sta coordinando la Procura di Lamezia ma non è escluso, se dovessero emergere nuovi elementi, che possa essere trasmessa alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.