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Gianfranco,siamo con te.Ora lo Stato lo tratti come prescrive la legge per i Testimoni di Giustizia e non come di norma fa,a pesci in faccia.Se gli é capitato quello che gli é capitato lo si deve alla mancata protezione.Ora il Ministro degli Interni chiami a rispondere per ciò il Prefetto di Genova.

L’ex testimone di giustizia che ha subìto l’incendio della propria azienda

Giovedì fiaccolata di solidarietà per Gianfranco Franciosi

AMEGLIA – Una fiaccolata di solidarietà nei confronti di Gianfranco Franciosi, l’imprenditore e testimone di giustizia la cui azienda, il rimessaggio per imbarcazioni ‘Speed Racing’ di Ameglia, è stata distrutta dalle fiamme nella notte tra venerdì e sabato scorsi.

La fiaccolata si svolgerà giovedì, in orario ancora da fissare. Il corteo dovrebbe partire dalla darsena sul fiume Magra, nel comune di Ameglia, per arrivare sotto la prefettura della Spezia.

Hanno annunciato la loro adesione all’iniziativa molti testimoni di giustizia a livello nazionale, alcuni tra i più noti, come Ignazio Currò, imprenditore siciliano in prima fila nel denunciare le richieste della mafia di pagamento del pizzo per la propria azienda, alle quali ha sempre opposto il proprio rifiuto.

Proseguono intanto le indagini dei carabinieri per stabilire le cause del rogo che ha distrutto alcuni degli stampi per scafi che avrebbero dovuto partecipare all’imminente Salone Nautico di Genova. Scopo degli inquirenti è verificare se vi siano correlazioni tra l’incendio divampato all’interno del cantiere amegliese e l’attività del Franciosi come testimone di giustizia. L’imprenditore aveva contribuito, da infiltrato, a smantellare un traffico internazionale di cocaina che era costato ai narcos colombiani un sequestro da 500mila euro.