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Gaeta,Fondi ed il sud pontino : storie di camorra ,ndrangheta , di collusioni e patti? Com’é che i Ministri dell’Interno non hanno mai risposto all’interrogazione dell’ex Senatore Stefano Pedica e nessuno ha voluto approfondire gli accertamenti delle cose da lui denunciate ??????

 AI TEMPI DELLA “MUNNEZZA” C’E’  STATA  O NO  A GAETA  LA   “TRATTATIVA  MAFIA – STATO”   DELLA QUALE  ALCUNI HANNO FATTO CENNO  ?

 

Qualche giornale ne ha parlato ma poi non se n’é saputo più niente.  

L’Italia ,il Paese dei misteri ! 

Sempre insoluti !

Destinati  a restare tali per l’eternità!

 

Si é parlato  di “incontri” che sarebbero avvenuti in  una “villa di Gaeta”  fra uomini delle istituzioni e della camorra.

Nessuno ha voluto approfondire  per verificare la fondatezza o meno della notizia.

Una notizia che   non ha di certo  sorpreso più di tanto coloro ,come noi,abituati a vederne e sentirne di cotte e di crude  e ,peraltro,avvezzi a  “leggere” con attenzione  le notizie  per capire cosa si nasconde “dietro” quanto ci viene propalato.

Perché quanto ci viene rivelato  é ,quasi sempre,fatta qualche eccezione , o una parte della verità ,spesso edulcorata  e manipolata  ad uso e consumo  impropri, o l’esatto contrario di essa.

La storia  criminale in questo Paese é ricca di  “trattative” fra pezzi dello Stato e mafia,a Palermo,come altrove.

Due entità che  non raramente appaiono  avvinte l’una all’altra.

Anche in occasione del sequestro  Cirillo  a Napoli si é parlato di trattative  fra stato e mafia  e lo stesso governo Spadolini finì per ammetterlo.

Come se n’é parlato in altre vicende,dal “caso Moro” ,a quello della ” munnezza ”  e così via.

Ma soffermiamoci su quest’ ultima  e sugli annessi e connessi  soprattutto in relazione alla situazione esistente nel sud pontino ,il buen retiro e la base operativa di tanti accadimenti.

Ne hanno  parlato Carmine Schiavone e  anche  qualche giornale   che ci ha informati  di “incontri” che ci sarebbero stati  ” a Gaeta”,

Gaeta ,vicina a  Fondi,in provincia di Latina,nel sud pontino ,territorio chiamato  “Provincia di Casale” dove   Casale sta per Casal di Principe,la terra di Sandokan.

Ma il nome di Gaeta é venuto fuori anche dalle dichiarazioni fatte  durante un’audizione  della Senatrice  Rosaria Capacchione  alla Commissione  Speciale di indagine dei rifiuti  nemmeno un anno fa .

Dichiarazioni non “secretate”  e che possono,quindi,leggere tutti andando su Internet,

Come pure tutti possono  leggere,andando sempre sulla rete,il testo di un’interrogazione  fatta dall’ex Senatore Stefano Pedica ,dell’Italia dei Valori ,su Fondi e,in particolare,sul Salto di Fondi  nella scorsa legislatura,interrogazione alla quale né  il Ministro dell’Interno dell’epoca Maroni dell’Interno  né,tanto meno,quello attuale Alfano  hanno inteso  dare  seguito disponendo  i necessari accertamenti. 

Il problema dei problemi:interroghi,denunci e tutto tace.

Il muro di gomma.

Vi forniamo.comunque , i riferimenti in modo che tutti  possiate andare a leggervi il testo di  quell’interrogazione  che vi farà   capire  chi  era “a favore” e chi “contro” le operazioni  delle quali  in essa si parla:

 

Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03798 

Atto n. 4-03798

Pubblicato il 7 ottobre 2010 

Seduta n. 435

 

 

Contro” quelle operazioni si schierò ,ovviamente ,l’Associazione Caponnetto il cui segretario  fu di conseguenza destinatario di una  denuncia che ha dato origine ad un procedimento  in sede civile  da lui però vinto.

Tutti parlano e sparlano del “caso Fondi” ,ma nessuno dice  che l’unico soggetto ritenuto “pericoloso ” da certi ambienti ,in questo “caso” come in tutti gli  altri,é sempre e solo l’Associazione Caponnetto  la quale alle parole fa sempre seguire i fatti  come si deduce dall’andamento delle cose  e dalle loro conclusioni.

Ma questo é un altro aspetto  del quale non é il caso di trattare  ora.

Da quella interrogazione rimasta senza alcuna risposta  si può comprendere ,volendolo,tutto ,stato delle cose,connivenze e quant’altro.

Il “quadro”,insomma ,della situazione esistente nel sud pontino ed in provincia di Latina,una provincia non come le altre,bensì, al confine con la  Capitale  e porta principale  di accesso a questa.

Una provincia che,quindi,che dovrebbe stare  sotto i riflettori e dove dovrebbero  esserci,peraltro,sensori potentissimi ,ma nella quale,purtroppo, per decenni tutto è stato possibile nella certezza  della più piena impunità fino al punto da farla definire da un ex Presidente del TAR un territorio  in cui “la legalità é un optional”.

Un buen retiro,appunto,ma operoso,per clan  e sottoclan,una sorta di “zona franca”,ma anche probabilmente  il luogo di patti scellerati fra  camorra e ‘ndrangheta soprattutto e soggetti  delle istituzioni e della politica.

“Pezzi deviati dello stato” sono stati definiti da qualcuno…

Speriamo che si tratti solamente di …….”pezzi deviati” e non  dello Stato  perché in questo ultimo caso  ci si proporrebbe uno Stato-mafia che é l’esatto contrario dello Stato-Stato,di quello Stato-Stato nel quale noi vogliamo ostinarci  a credere di vivere , anche se  con qualche dubbio  che ci fa arrovellare il cervello……………