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Gaeta, matrimoni fasulli per ottenere la cittadinanza: 10mila euro e una percentuale al marito compiacente

A Gaeta c’é di tutto :droga,camorra,delinquenti,Di tutto e di più.Tutto é in vendita e i camorristi comprano tutto.Ci mancavano i matrimoni fasulli.Ad operare ci sono marocchini,tunisini,romeni,albanesi.gente locale.gente campana ,calabrese,di tutto il mondo.
Nella città dei Borbone e di Franceschiello non si parla più gaetano.Migliaia di cittadini gaetani sono andati via:a Itri.a Formia,a Latina,a Roma,dovunque,in Italia ed all’estero.Da antica residenza della nobiltà romana é ora zona franca per tanta brava gente di tutto il mondo.E guai a parlarne.Nessuno parla.Un clima di omertà e di paura da brivido.Benvenuti all’inferno.

Gaeta, matrimoni fasulli per ottenere la cittadinanza: 10mila euro e una percentuale al marito compiacente

Polizia di Stato – Questura di Latina: servizi straordinari di controllo e contrasto all’immigrazione clandestina. Sgominata organizzazione che combinava matrimoni fasulli

Di Redazione

28 settembre 2018

La Polizia di Stato – Questura di Latina prosegue nell’attività di contrasto al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e allo sfruttamento del lavoro.

Il Commissariato Distaccato di P.S. di Gaeta ha concluso un’articolata attività investigativa, che ha consentito di disarticolare un’organizzazione criminale composta da due cittadini stranieri e quattro italiani responsabili, a vario titolo, di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

 

L’operazione, denominata PROMESSI SPOSI, ha svelato che gli odierni indagati, attraverso l’espediente di organizzare matrimoni simulati, compivano atti diretti a provocare illegalmente l’ingresso nel territorio dello Stato di cittadini stranieri, dietro lauto compenso.

Le investigazioni, iniziate nel 2017, hanno accertato che un cittadino marocchino, tale Franco, coadiuvato dal connazionale Said e dall’italiano D.I.P., reclutava uomini di una certa età, purché celibi ed in difficoltà economiche, da poter coinvolgere nei loro scopi. Ciascuno aveva un ruolo preciso da assolvere: chi si occupava delle incombenze burocratiche ed economiche, gestendo le pratiche ed anticipando le somme necessarie, chi reclutava i futuri sposi e li accompagnava all’aeroporto, favorendo ulteriormente la combine e chi, infine, esigeva dalle donne marocchine il corrispettivo in denaro.

I riscontri effettuati dalla squadra di polizia giudiziaria, di natura documentale e anche mediante attività tecniche hanno consentito di rilevare un giro di affari dalle proporzioni inaspettate, avendo accertato che per ogni ingresso in Italia a seguito di matrimonio fittizio, dovevano essere conferite dalla donne, somme che si aggiravano intorno ai 10.000 euro, mentre solo il 30% veniva retrocesso ai “mariti compiacenti”. Le attività si sono concluse con l’emissione di sei “avvisi di garanzia con rinvio a giudizio” nei confronti di:

 

 

1) G. R., classe 1969, residente a Gaeta, incensurato;
2) H. S., classe 1966, di nazionalità marocchina e residente a Gaeta, pregiudicato;
3) D.V.C., classe 1960, residente a Gaeta, incensurato;
4) S. A., classe 1966, marocchino e residente a Sabaudia, pregiudicato;
5) D. I. P., classe 1965, residente a Gaeta, incensurato;
6) D. G. L., classe 1992, residente a Minturno, con precedenti.