Tonnellate di cemento e di soldi in programma a Gaeta ?
Una costa , anticamente fra le più belle d’Italia,dove non ci sarà più nemmeno un centimetro per installare una panchina sulla quale possano sedersi i cittadini ed i tanti turisti che vanno nella città del Golfo per ammirare il suo patrimonio storico ed ambientale?
Ci giunge notizia ,da fonte anonima,della quale,pertanto, dovremo ovviamente accertare la fondatezza,di un’imminente lottizzazione nell’area – ricca,ci dicono,peraltro,di antichi resti romani- ubicata di fronte all’ex stabilimento navale Italcraft,su una vecchia proprietà della Provincia Italiana della Congregazione dei Servi della Carità Opera Don Guanella che sarebbe stata venduta qualche anno fa a dei privati dei quali non ci sono stati forniti i nomi.
Ripetiamo che ancora dobbiamo fare le necessarie verifiche per acquisire tutti i dati che riguardano tutte le opere e non siamo,pertanto,in grado,oggi,di esprimere alcun giudizio.
Un giudizio che non riguardi gli aspetti urbanistici ed ambientalistici perché questi esulano dalle competenze di un’associazione antimafia qual’é la Caponnetto.
Saranno gli amici del WWF o di Legambiente a doversene interessare,se ritengono di farlo come sarebbe opportuno.
A noi interessa dell’altro e,cioé,da “dove” e da “chi” vengono le montagne di milioni di soldi privati che saranno necessari per realizzare tutte queste opere.
Ci accingiamo a fare questo complesso e delicato lavoro di analisi senza pregiudizi e senza accusare a priori chicchessia,nel convincimento più pieno della trasparenza degli attori e dei capitali.
Ma non siamo degli sprovveduti e siamo pienamente informati della situazione esistente nel Basso Lazio ed anche a Gaeta e vogliamo le più ampie garanzie.
Di fronte ad una mole colossale di investimenti che sconvolgeranno l’intero assetto urbanistico di una città qual’é Gaeta,una città dove,fra l’altro, c’é uno dei più importanti porti del Tirreno,ci sarà bisogno, per un’indagine così delicata e complessa,delle migliori specializzazioni investigative che di certo non possono essere quelle di un Comando territoriale o provinciale.
Per un lavoro del genere,tanto per essere chiari,ci sarà bisogno di Corpi centrali specializzati,tipo la DIA,il GICO,lo SCICO ecc.,capaci,cioè,di andare a mettere mani nelle banche per porre sotto i riflettori tutta la filiera del finanziamento,dal richiedente al garante e così via.
Comincia un lavoro veramente complesso e delicato per verificare,insomma,se tutto avverrà nel rispetto della legalità e della più assoluta trasparenza.
L’ennesimo appello da parte nostra a tutti i cittadini gaetani perbene a collaborare,anche in maniera anonima ma precisa e dettagliata.
Associazione Caponnetto