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Fuochi d’artificio per la scarcerazione del presunto boss: indagano i carabinieri

La sindaca di Eraclea conferma le verifiche da parte dei militari: “Non autorizzati. Ci saranno provvedimenti”

Attilio Nettuno

09 febbraio 2023 13:57

Fuochi d’artificio esplosi per festeggiare la scarcerazione di Luciano Donadio, il presunto capo della cellula del clan dei Casalesi attiva ad Eraclea. Sull’episodio i carabinieri, che sono intervenuti sul posto, hanno aperto un’indagine. 

A confermarlo è stata la sindaca di Eraclea Nadia Zanchin che, nel corso di una conferenza stampa indetta all’indomani del caso, ha ribadito che per i fuochi d’artificio “non c’era l’autorizzazione del Comune: nessuno ha chiesto nulla, io l’ho saputo a cose fatte. Di conseguenza sarà applicata la relativa sanzione amministrativa”. 

“Eraclea è altro, è un comune di 12mila abitanti che sono gente per bene, lavoratori, e non hanno a che vedere con questa inchiesta – ha poi sottolineato la sindaca – Nel rispetto di tutte le decisioni della magistratura, compresa quella della scarcerazione. Da parte di questa amministrazione resta sempre la massima disponibilità”. In ogni caso, aggiunge, “non ci nascondiamo dietro un dito e restiamo attenti a tutti i fenomeni di criminalità”. 

Intanto oggi, in tribunale, c’è stata la prima udienza a cui Donadio e suo figlio Adriano hanno partecipato dopo quasi 4 anni di carcere. I loro legali – gli avvocati Renato Alberini e Giovanni Gentilini – nella giornata di ieri hanno precisato che  l’iniziativa di organizzare i festeggiamenti è stata presa, all’insaputa di Luciano Donadio, dalla fidanzata del figlio Adriano, felice di poter finalmente riabbracciare il trentatreenne, mai uscito dal carcere dal febbraio del 2019.

fonte:https://www.casertanews.it/cronaca/casalesi-veneto-fuochi-artificio-scarcerazione-donadio.html