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Frosinone, Mancini torna al comando. Rispettiamo le sentenze, ma non sarebbe stato opportuno aspettare quella definitiva???

Frosinone/Il comandante: «Troppo accanimento su di me, felice di essere di nuovo al mio posto»

Vigili, al comando torna Mancini
Sentenza del giudice che ha disposto il reintegro immediato nel Corpo

Luglio 2007: il comune di Frosinone licenzia il comandante della polizia locale, Massimiliano Mancini. Motivo? L’amministrazione ritenne che alcuni titoli presentati in fase concorsuale da Mancini (in particolare l’esperienza lavorativa presso la società scozzese Fashion Italian Style) che risultò il vincitore del bando non erano veritieri. La contestazione avvenne, però, dopo dieci mesi dalla nomina a comandante. Ora il tribunale ritiene non corretta la procedura eseguita dal comune, ordina l’immediata riammissione di Mancini a comandante dei vigili urbani e la revoca dell’ordinanza emessa dal giudice del lavoro il 18 luglio del 2008.

Si tratta di una sentenza cautelativa nel senso che poi il tribunale si dovrà pronunciare nel merito. Il comune avrà 60 giorni per ricorrere. Ma intanto, probabilmente già da domani, Massimiliano Mancini, tornerà a varcare gli uffici del comando di Polizia Locale di Frosinone. La notizia ha fatto ovviamente il giro della città. La “cacciata” di Mancini suscitò un vespaio di polemiche, di veleni tra l’ex comandante e parte dell’amministrazione comunale.
Ieri in una conferenza stampa, sorridente e soddisfatto per la nuova sentenza, Mancini si è detto pronto a tornare al suo posto. «Sono trascorsi due anni di grande sofferenza – ammette Mancini – ma ora sono pronto più che mai a tornare».
Cosa le ha fatto più male? «L’accanimento avuto nei miei confronti».
C’è qualcosa che, se tornasse indietro, non rifarebbe? «No, rifarei tutto quello che ho fatto perché ho assunto quell’incarico per passione, perché ci credevo. Entravo in ufficio prima dei vigili e uscivo per ultimo. Non provo sentimenti di vendetta perché la più grande soddisfazione è quella di tornare».
Cosa dirà al suo ritorno in comando? «Semplicemente di lavorare. In questi anni ho seguito molto attentamente cosa accadeva in città. So che mi attende molto lavoro. E poi ancora vedo pochi vigili per strada».
Soddisfatto l’avvocato Raffaele De Girolamo: «E’ stato riconosciuto dal tribunale che ci sono vizi di forma che non dovevano portare al decadimento in autotutela del mio assistito. Il tipo di rapporto lavorativo, seppur in una pubblica amministrazione, era regolato secondo il diritto privato. Pertanto il datore di lavoro e cioè il comune avrebbe dovuto contestare eventuali problematiche emerse, eseguire un provvedimento disciplinare, garantire l’esercizio della difesa dell’accusato. Passaggi questi mai avvenuti». Ieri la giunta comunale ha immediatamente convocato il dirigente al personale, Vincenzo Giannotti, che dispose il provvedimento nei confronti di Mancini per chiedere spiegazioni della sentenza e decidere il provvedimento da adottare. E sempre ieri sera Mancini ha immediatamente dato disponibilità a tornare al lavoro. Oggi gli verrà notificata la facoltà di rimpossessarsi del suo posto di lavoro.
Gianpaolo Russo

(tratto da Il Messaggero.it)