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Franco Roberti :” Mancanza filtro sospensione interdittiva antimafia regalo ai mafiosi”.

“È opportuna una riflessione sul comma 6 del nuovo articolo 32 bis” del Codice delle leggi antimafia “che non prevede un filtro per l’adozione del provvedimento di controllo giudiziario, sicché qualsiasi impresa destinataria di informazione interdittiva antimafia ne può bloccare gli effetti presentando al tribunale una richiesta di applicazione del controllo giudiziario”. Lo ha detto Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, nel corso di un’audizione in commissione Giustizia alla Camera. La mancanza del filtro – ha detto Roberti – “è un regalo ai mafiosi”. “Secondo la formulazione della norma – ha spiegato – il tribunale non ha la possibilità di valutare la richiesta né le ragioni poste a fondamento dell’informazione interdittiva e tuttavia deve sospenderne gli effetti sulla base di una mera richiesta dell’interessato”. Questo sistema “potrebbe consentire all’imprenditore condannato in primo grado di continuare nell’attività d’impresa, vanificando del tutto l’intera disciplina in materia di documentazione antimafia”. In altri termini, ha proseguito Roberti, “la norma così come formulata, e senza gli opportuni filtri, potrebbe, di fatto, estendere una disciplina che ha come fine il recupero e il sostegno alle attività economiche il sui esercizio è condizionato da organizzazioni mafiose con altre infiltrazioni se non addirittura con imprese totalmente mafiose”.