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Fondi: vogliono denunciare per falso il Prefetto e la Commissione d’accesso composta da ufficiali delle forze dell’ordine

Il Comune di Fondi è ufficialmente sciolto, il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto che sarà pubblicato nei prossimi giorni ma le polemiche non si placano. Il “caso” del mancato scioglimento per infiltrazioni della criminalità organizzata resta tutto, a maggior ragione dopo l’annunciata denuncia nei confronti del prefetto Bruno Frattasi da parte del senatore Claudio Fazzone. Ma andiamo con ordine. Qualcuno aveva chiesto al Presidente Giorgio Napolitano di non firmare lo scioglimento “ordinario” ovvero per le dimissioni del sindaco e della maggioranza dei consiglieri comunali. Cosa pressoché impossibile, visto che agli atti quelle dimissioni ci sono. Adesso l’ipotesi è di impugnare il provvedimento portando di fronte a un Tribunale amministrativo la vicenda. Della serie: è vero che il Consiglio è stato sciolto per via “ordinaria” ma doveva essere considerata “prevalente” quella legata alle infiltrazioni. Facile immaginare che si farà prima a votare che ad avere una sentenza.
E al voto si va in un clima infuocato, dopo che Fazzone ha ripreso il piglio originario e ha ribadito che denuncerà Frattasi. L’aveva detto anche in passato, stavolta ipotizza anche il reato: falso. Per lui e per la commissione d’accesso. Del resto il senatore di Fondi non aveva mai fatto mistero della sua “avversione” nei confronti del prefetto, arrivando ad attaccarlo in trasmissioni televisive e presentando anche un’interrogazione parlamentare su di lui. Poi il dietrofront, nella nota con la quale “invitava” Parisella a dimettersi e parlava di Frattasi come di «un funzionario dello Stato che ha fatto il suo dovere». Eravamo alla vigilia del possibile scioglimento. Evitato quello Fazzone è tornato alla carica, ricevendo una serie di critiche. Di «profondo sconcerto» parla Enzo De Amicis, segretario provinciale dell’Idv che sottolinea anche la «gravissima sottovalutazione da parte di Fazzone della presenza della mafia sul nostro territorio». Il segretario comunale del Pd, intanto, preannuncia una mozione per far esprimere al consiglio comunale solidarietà a Frattasi. «Si ribadisce il sostegno pieno e leale dell’istituzione del capoluogo all’operato del Prefetto – dice Giorgio De Marchis – Non possiamo restare inermi, il caso supera i confini fondani». Per il segretario provinciale Loreto Bevilacqua: «Non è tollerabile che un senatore della Repubblica, anziché rispettare le Istituzioni vi si scaglia contro minacciando di denuncia un Prefetto, nonostante i fatti di Fondi continuino ad evidenziare che il territorio non è scevro dalle infiltrazioni della criminalità organizzata». Per il consigliere regionale uscente Claudio Moscardelli: «Fazzone ha perso la testa: siamo al delirio di onnipotenza. Occorre ricordare che il provvedimento di commissariamento non smentisce né supera le verità emerse dallo scrupoloso lavoro della commissione d’accesso che rimangono tutte inalterate, ma è soltanto una furbesca scappatoia orchestrata dal PdL locale che ha consentito ad un governo corresponsabile di evitare lo scioglimento per mafia».
Giovanni Del Giaccio

(Tratto da Il Messaggero)