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FONDI: il coordinatore del PD Bruno Fiore, lasciato solo nel suo Partito nella lotta alle mafie, se ne va. La nostra solidarietà

LE RAGIONI DI UNA SCELTA

La scelta personale di presentare le dimissioni da coordinatore del Circolo di Fondi del Partito Democratico, ha motivazioni e connotati strettamente politici ed è  rivolta a favorire una precisa assunzione di responsabilità dell’intero gruppo dirigente del Partito.

In questi ultimi mesi il Partito Democratico di Fondi, insieme alle altre forze politiche del centro-sinistra e ad alcune associazioni, è stato protagonista di un impegno forte nella lotta contro le infiltrazioni mafiose sul territorio e nella macchina  amministrativa, guidata dalla maggioranza di centro-destra, che, anche se ha dovuto assistere alla resa dello Stato di diritto contro l’anti-Stato della malavita organizzata, per il mancato scioglimento del Consiglio comunale, ha avuto il grande merito di mobilitare tanti cittadini e di portare il “caso Fondi” alla ribalta della politica nazionale.

Io non ho mai accettato l’idea che parlare e denunciare i pericoli del consolidamento delle mafie nel nostro territorio e in tutto il sud-pontino, fosse operazione “politicamente” poco fruttuosa perché i signori del centro-destra potevano avere facile gioco a farci apparire come i “nemici della città di Fondi”, come coloro che stavano infangando  il buon nome della città. Era ed è, ancora oggi, più importante farsi baluardo della lotta alla criminalità che non abbassare la guardia contro una difficile realtà che si preferisce non guardare in faccia. Lo dimostrano il proseguo delle indagini sugli appalti di opere pubbliche e sul settore dell’urbanistica nel Comune di Fondi, ancora in corso, da parte della DDA di Roma; lo dice il Procuratore della Repubblica di Tivoli Luigi De Ficchy;  lo continua a denunciare il Prefetto di Latina Bruno Frattasi che chiede, in vista dell’appalto di importanti opere pubbliche nel Comune di Latina (metropolitana e porto) che venga istituita una Commissione di controllo antimafia nel capoluogo. E bisogna dare atto al Sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo, ex An oggi PDL, di avere dato immediatamente la sua totale adesione alla proposta del Prefetto Frattasi.

Fondi ha una classe politica che rappresenta solo interessi particolari e corporazioni. Sempre pronta ad ubbidire agli ordini del capo: oggi il capo si chiama Senatore Claudio Fazzone. Una classe politica che non amministra la cosa pubblica nell’interesse della collettività, ma opera con i sistemi clientelari e del ricatto. Tecnica messa in atto in modo scientifico e capillare. Sta alle forze sane di questa Città, ed io posso testimoniare che ve ne sono, ribellarsi coraggiosamente a tutto ciò. Deve essere il Partito Democratico a farsi portavoce di una primavera di nuova democrazia partecipata, capace di progettare un futuro migliore e diverso per l’intera collettività. Tutto ciò nell’interesse degli imprenditori onesti, delle famiglie che non hanno uno straccio di servizi sociali (asili nido, assistenza domiciliare, attività culturale), dei poveri e degli emarginati (che sono tanti) senza alcuna assistenza, dei giovani che trovano nello sballo e nella droga l’unica via d’uscita da una vita senza impegno e senza valori. Tutto ciò per provare a disegnare uno sviluppo economico del turismo e del territorio, rispettoso dell’ambiente, che significa rispettoso del bene più preziosi che dobbiamo difendere.

Ebbene, io ho provato con tutte le mie forze a portare questo messaggio all’interno del dibattito politico cittadino, ma ho dovuto prendere atto di una sostanziale latitanza, anche di una parte dei miei amici e compagni, su alcuni temi essenziali. In particolare su quello della lotta alle mafie. Questo non significa che il sottoscritto abbandona l’impegno politico ed il Partito Democratico. Al contrario, il mio impegno sarà ancora più forte, non vincolato da un incarico importante e gravoso qual’è quello di Coordinatore del Circolo. Continuerò le mie battaglie insieme a tutti colo che nel Partito hanno condiviso la mia esperienza di primo coordinatore del P.D. e con tutte/i coloro che continuano la loro battaglia contro le mafie nel Comitato che abbiamo costituito. Ho sentito la vicinanza, nel momento in cui è stata resa pubblica la mia decisione di lasciare la segreteria del Partito di tantissimi cittadini, dei massimi rappresentanti nazionali, regionali e provinciali del Partito Democratico, ho sentito poco la solidarietà di un gruppo dirigente locale che continua a farsi del male.

Fondi, lì 16 dicembre 2009

Bruno Fiore