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Finalmente anche nel PDL qualcuno comincia a rendersi conto che nel “caso Fondi” si é superato ogni limite

Il caso Fondi spacca il Pdl: ex An contro Fazzone
«Gravi le dichiarazioni di Fazzone contro le Istituzioni, non si può andare avanti così»
Parlano di «un sasso lanciato nello stagno, un segnale a quanti nel partito non si riconoscono nel modo di fare del segretario provinciale, ma hanno imbarazzo e timore nel sostenere il contrario». Il caso Fondi fa uscire allo scoperto alcuni esponenti del Pdl di area ex An. Dopo mesi di silenzio, in attesa che il Consiglio dei ministri decidesse e nonostante gli attacchi che già erano arrivati al prefetto Bruno Frattasi avevano preferito restare attendisti. Adesso escono allo scoperto: «Vogliamo sottolineare ancora una volta che il partito unico non significa pensiero unico» – dicono Giuseppe Mochi, Carlo Alberto Zaccheo e Matteo Rossi. I quali non usano mezzi termini: «Ancora una volta abbiamo assistito a gravi dichiarazioni del senatore Fazzone nei confronti di chi rappresenta l’Istituzione del Governo nella nostra provincia. Chi come noi provenendo da An, ha traghettato all’interno del nuovo soggetto politico valori, quali quello dell’ordine e della legalità ha il dovere morale di difendere gli stessi che sono parte integrante del nostro Dna politico». Fazzone ha annunciato una denuncia a Frattasi. I tre spiegano anche il motivo dell’intervento tardivo, dando una frecciata a un altro ex An, Fabio Bianchi: «Pensavamo che chi ricopre cariche istituzionali a partire dal vice segretario provinciale Bianchi prendesse le distanze da quanto sostenuto da Fazzone». Ancora: «Siamo sicuri che la stragrande maggioranza dei quadri del partito, degli eletti e dei nostri elettori disapprova le tesi di chi tende a screditare le Istituzioni. Non è pensabile fra l’altro, che il segretario provinciale con le sue tesi getti l’intero Pdl in una situazione imbarazzante nei confronti di cittadini ed elettori a ridosso di una delicata campagna elettorale». E concludono con «la piena solidarietà al prefetto e alle forze dell’ordine».
(Tratto da Il Messaggero)