E’ pigrizia mentale, ignoranza, omertà o che altro?
Cominciamo, per capire la complessa realtà esistente a Fondi e in tutto il sud pontino, in provincia di Latina e nell’intero Lazio, a cercare di “capire” le vere ragioni di quello strano suicidio del Capitano Fedele Conti, comandante della Compagnia della Guardia di Finanza.
Un dato sembra certo e questo lo testimoniano i medici e non noi: la fidanzata ed il Sindaco di Pastena, entrambi medici che conoscevano Conti meglio di ogni altro, benissimo e non da poco.
Non era un “depresso” e le sue condizioni psicofisiche erano quelle di una persona perfettissima.
Inoltre, egli, era un eccellente ufficiale, con un curriculum eccellente, onestissimo e con un profondo senso dello Stato.
Non era un matto e un corrotto, insomma.
Perché, quindi, si è sparato?
Non si sa e non se ne parla più.
Che significa “mi sono incartato”?
Quali “casi” stava seguendo?
Quali pratiche chiedeva?
Quali indagini stava svolgendo o intendeva svolgere?
E’ stato accertato?
E, se non fosse stato accertato, continuano le indagini?
Cosa è successo in quella caserma?
Le indagini sul “caso Fondi”.
Le presenze sul territorio, proprietari di ville, di persone “autorevoli” non fondane, personaggi politici di alto livello.
I grandi investimenti di capitali.
Gli appalti, i subappalti di opere pubbliche e private.
Soprattutto sul litorale di Fondi, uno dei più suggestivi d’Italia.
Si parla di acquisti di terreni a Capratica da parte di “napoletani”.
“Chi “ sono questi napoletani?
A Borgo Sant’Antonio e su tutta la fascia costiera.
Sono state svolte indagini?
Tutte persone perbene?
Quali “risultati” sono stati conseguiti dalle indagini?
Perché di queste cose dobbiamo cominciare a parlare.
Noi rispettiamo tutti ed abbiamo senso dello Stato.
Non vogliamo, quindi, denigrare persone, istituzioni e chiunque altro.
Ma vogliamo “capire”, perché la situazione è seria e se non si “capisce” si macina aria fritta.