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ESPOSTO-DENUNCIA ASSOCIAZIONE CAPONNETTO DISCARICA ABUSIVA CALABRETTO NEL COMUNE DI ITRI IN PROVINCIA DI LATINA

Associazione Nazionale per la lotta contro le illegalità e le mafie <“Antonino Caponnetto” ODV – “Altro” ed “Alto”

www.comitato-antimafia-lt.org

info@comitato-antimafia-lt.org

ass.caponnetto@pec.it

00192 ROMA-via Germanico 197

Tel.3470515527

Roma, 28.08. 2019

Alla Procura di Cassino

All’attenzione del Procuratore Capo – prot.procura.cassino@giustiziacert.it

e.p.c. Ministro della giustizia – gabinetto.ministro@giustiziacert.it

Al Consiglio Superiore della Magistratura – protocollo.csm@giustiziacert.it

Alla Procura Generale c/o la Corte di Appello di Roma

Alla DDA presso la Procura della Repubblica di Roma – prot.procura.roma@giustiziacert.it

Al Ministro dell’Ambiente della tutela del territorio e del mare – segreteria.ministro@pec.minambiente.it

All’On. Raffaele Trano – trano_r@camera.it

Oggetto: Richiesta urgente di sequestro del perimetro del territorio interessato dalla pericolosa discarica sita in località Calabretto nel Comune di Itri su appezzamenti di terreni i cui proprietari, ben noti, sono stati oggetto di ordinanza sindacale.- Gravissimo pericolo per la popolazione residente soggetta da oltre 40 giorni a respirare i miasmi tossici che si sprigionano dalle fumaiole della discarica che a breve per possibili piogge, queste sostanze tossiche, potrebbero ritrovarsi, tramite il torrente Pontone, nella vicina spiaggia di Vindicio nel Comune di Formia.- Richiesta urgente al Gip di accertamento peritale tramite incidente probatorio.

Il sottoscritto Elvio Di Cesare Segretario Nazionale dell’Associazione Antimafia A. Caponnetto, con sede legale in Via Germanico 197 a Roma presso lo studio legale del Presidente della citata associazione, Avv. Prof. Alfredo Galasso che nomina suo legale per il presente atto, espone:

Sono passati alcuni mesi da quando la pericolosa discarica di c.da Calabretto sita nel Comune di Itri ha cominciato a fumare emettendo nell’aria odori nauseabondi e aromatici certamente,altamente tossici. Tali miasmi, che si percepiscono nel raggio di qualche chilomtro, rendono questa parte di territorio inospitale, fatto che sta sottoponendo la popolazione locale a malori continui, che in alcuni casi hanno richiesto per i malcapitati il trasporto presso il P.S. dell’Ospedale di Formia. Visto che la situazione peggiora anche a causa del caldo intenso e ultimamente da interventi inopportuni fai da te, tramite mezzi meccanici, che hanno rimosso il terreno nel tentativo vano di coprire le fumaiole, certamente aggravando la situazione.- Quindi visto anche che questa Procura è stata investita da numerosi esposti denunzia nel corso di questi mesi, da parte di cittadini, associazioni, parlamentari, senza aver sottoposto a sequestro l’aria interessata a tutela della sicurezza delle persone, che anche per curiosità, giornalmente si avvicinano al luogo delle emissioni tossiche per riprendere le oramai famose fumaiole, Tutto ciò premesso, si chiede che la S.V. voglia disporre l’immediato sequestro dell’area interessata dalle esalazione tossiche, nonché, richiedere al Gip, tramite incidente probatorio i relativi impellenti accertamenti peritali al fine di evidenziare la natura e la tossicità dei materiali presenti nella discarica che oramai bruciano da quasi due mesi. Si chiede di essere avvisati di eventuali richieste di archiviazione ai sensi dell’art. 408 comma 2 del c.p.p., nonché di eventuali proroghe delle indagini ai sensi dell’art. 406 c.p.p.

Il Segretario Nazionale dell’Associazione A. Caponnetto

Dott. Elvio Di Cesare

“GEYSER” TOSSICI E AMIANTO. ITRI DIVENTA UN CASO PER IL SUD PONTINO. AGRESTI: “SI BARATTA LA SALUTE CON I FAVORI AGLI AMICI”

Published on inCronaca di Bernardo Bassoli

Eternit sbriciolato, vernici, materiali catramosi, fusti, le acque del Pontone che avrebbero portato i veleni sino al mare di Formia e Gaeta e una donna finita in ospedale solo ieri per via degli effluvi maleodoranti scaturiti dalle cosiddette fumarole che, come dei piccoli geyser, fuoriescono in alcuni punti dalle viscere del terreno dell’ormai famigerata discarica di Calabretto a Itri dove, con grande probabilità, sono stati interrati negli anni rifiuti di ogni genere.

C’è tutto questo e di più nell’ennesimo video denuncia del consigliere d’opposizione di Itri Osvaldo Agresti che, stamane, si è recato ad un incontro con uno dei rappresentanti del Comitato di Calabretto nei pressi dell’area e ha filmato internamente la zona dei veleni posta sotto sequestro (vedi video sotto) nella quale, peraltro, ci sarebbero anche delle piccole coltivazioni.

Oltre a denunciare lo stato delle cose, Agresti ha rivolto le sue due critiche al Sindaco di Itri Antonio Fargiorgionon c’è più tempo per giochi e trucchetti“, invitandolo ad agire in quanto responsabile della salute pubblica e scrivendo vieppiù che “ quando si baratta la salute dei nostri figli con favori e rapporti di amicizia o di parentela, quando si è omertosi sulla pelle di in intero paese, magari per coprire una casa abusiva, non si è solo complici, si è merde, senza se e senza ma. Vergogniamoci tutti“.

Una storia dai contorni sempre più seri e gravi, con qualche propaggine nell’opacità come, ad esempio, le ordinanze con i nomi dei responsabili rimossi dall’atto pubblico o la scarsa chiarezza sui modi e i tempi della messa in sicurezza/bonifica. E, a quanto riportato da Agresti, un occultamento delle vicende della discarica da parte dei giornali cartacei dove, secondo il consigliere, gli articoli sarebbero commissionati dall’amministrazione e dal sindaco Antonio Fargiorgio.

Ad ogni modo, Agresti e il Comitato di Calabretto fanno sul serio e stasera si riuniranno per decidere i prossimi passi da compiere. Tra le idee, al netto delle azioni di denuncia pubblica e formale, c’è anche quella di una grande manifestazione sull’Appia