Ergastolo ostativo: Piero Grasso, serve una normativa rigorosa
AMDuemila 30 Novembre 2021
Il Senatore al suo convegno: “La Cedu ha sottovalutato la peculiarità delle mafie”
“La mafia stragista e sanguinaria ha lasciato un segno indelebile nella vita di molte persone e nella storia del nostro Paese. Quella di oggi, invisibile e trasnazionale, è ancora più pericolosa: basta pensare alle enormi risorse del PNRR e alla fragilità del tessuto economico e sociale conseguente alla pandemia. La lotta alle mafie non può conoscere cedimenti e ora deve essere piu’ intensa che mai“. A dirlo è il senatore Pietro Grasso, leader di Liberi e Uguali, nel corso del suo intervento all’Agorà Democratica da lui organizzata e dedicata al tema dell’ergastolo ostativo e al necessario intervento parlamentare dopo le sentenze della Corte Costituzionale. “La disciplina della concessione dei benefici è un tassello cruciale di questa battaglia, per questo la sua revisione è così delicata. Lo dico chiaramente: per me la Cedu ha sottovalutato la peculiarità delle organizzazioni mafiose, e la Corte Costituzionale, dovendosi muovere in quel solco, ha lasciato al Parlamento il tempo per intervenire. Dobbiamo però prendere atto delle loro valutazioni e costruire insieme una normativa che sia rigorosa e costituzionalmente orientata“. L’ex presidente del Senato ha aggiunto: “Inizio ricordando che Falcone ispirò l’idea di “un doppio binario” per distinguere i reati di matrice mafiosa e terroristica da tutti gli altri e che dovevano essere negati i benefici a chi manteneva i collegamenti con la criminalità. Le stragi hanno indotto il legislatore a introdurre la collaborazione come presupposto per essere ammessi ai benefici. La ratio era chiara: avere strumenti adeguati per combattere Cosa nostra e per incentivare la collaborazione anche da parte dei condannati a pene definitive, conoscendo la pericolosità sempre latente di chi ha fatto parte di organizzazioni mafiose“.
ARTICOLI CORRELATI
La Consulta decide sull’ergastolo ostativo: così brinda la mafia