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Ercolano, torna la passeggiata anti-racket: «Uniti per dire no alla camorra»

Alberto Dortucci

Si rinnova il «tradizionale» appuntamento con la passeggiata anti-racket lungo le strade della città degli Scavi.

Alla vigilia delle festività natalizie – un periodo storicamente «caldo» per i commercianti, in passato stritolati dalle richieste di pizzo dei fiancheggiatori dei clan – l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Buonajuto, i rappresentanti della magistratura e delle forze dell’ordine scenderanno in strada insieme all’associazione anti-racket per ribadire il proprio «no» alla camorra.

La marcia per la legalità partirà alle 10 di giovedì 7 dicembre dall’ingresso del Parco archeologico di corso Resina: il «corteo istituzionale» percorrerà le vie del centro e consegnerà ai commercianti l’adesivo simbolo della lotta al pizzo. «A Natale la criminalità organizzata entrava nei negozi a chiedere il pizzo, adesso ci saranno le istituzioni», il grido di battaglia del sindaco di Italia Viva.

Agli esercenti i soci dell’associazione anti-racket consegneranno inoltre volantini con il numero di telefono della FAI (081-5519555) istituito per ricevere richieste di aiuto in caso di «bussate» dei signori del pizzo. «Manteniamo alta l’asticella della legalità. Facciamo sentire, ancora una volta, la vicinanza delle istituzioni, delle forze dell’ordine e della magistratura al tessuto commerciale e imprenditoriale della città di Ercolano – prosegue il sindaco Ciro Buonajuto, vicepresidente nazionale Anci – Perché indietro non si torna: il passato pieno di camorra, paura, violenza e insicurezza non ci appartiene più.

Un chiaro riferimento agli anni di piombo all’ombra del Vesuvio, quando le due organizzazioni criminali del territorio – il clan Iacomino-Birra e i clan Ascione-Papale – si «contendevano» il controllo del business criminale legato al racket.

Poi il coraggio dei primi imprenditori e commercianti pronti a denunciare i propri aguzzini consentì alle forze dell’ordine di smantellare il «sistema» messo in piedi nella città degli Scavi, attraverso l’arresto di decine di boss e soldati della camorra.

Nacque così il «modello-Ercolano» diventato un caso di studio non solo in Italia, ma in tutta Europa. Per Pasquale Del Prete, presidente della locale associazione Fai anti-racket «il modello Ercolano si basa sulla fiducia. Una fiducia che ci ha consentito di avere la forza di reagire. Solo restando uniti e lavorando per un comune obiettivo possiamo sconfiggere la criminalità organizzata. Non diamo mai niente per scontato, le conquiste richiedono impegno e sacrificio».

Fonte:https://www.metropolisweb.it/2023/12/05/ercolano-torna-la-passeggiata-anti-racket-uniti-dire-no-alla-camorra/