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Portici. L’escalation di violenza e criminalità tra Ercolano e Portici finisce sotto i riflettori del ministro dell’Interno. A meno di dieci giorni dall’ultima sparatoria andata in scena all’ombra della Reggia – gambizzata una donna di 43 anni seduta davanti a un negozio in viale Melina – scatta l’appello del deputato Alessandro Caramiello per incrementare il numero di divise all’ombra del Vesuvio. Lungo il Miglio d’Oro negli ultimi mesi si sono verificati diversi episodi inquietanti, sintomo di un prepotente «ritorno» della camorra.
Tra questi, a ottobre 30 colpi di pistola contro un cancello e un’auto a Portici, l’esplosione a novembre di colpi d’arma da fuoco contro un’azienda di coibentazioni a Ercolano, la deflagrazione di una bomba carta davanti a un bar di Portici dove venerdì scorso una donna è stata ferita in pieno giorno davanti a una boutique.
L’esponente del M5S – fino allo scorso mese di settembre consigliere comunale all’opposizione del sindaco Vincenzo Cuomo – diversi mesi fa ha incontrato il questore di Napoli a cui ha espresso l’urgenza di incrementare il presidio delle forze dell’ordine anche al fine di scongiurare vittime innocenti tra la popolazione.
Un appello fino a oggi caduto nel vuoto e capace di convincere lo stesso Alessandro Caramiello a provare a «bussare» direttamente alla porta del ministro dell’Interno. Oggi il grillino della prima ora chiede a Matteo Piantedosi «se sia a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative di competenza intenda intraprendere al fine di garantire una risposta concreta, ad horas, a seguito dei numerosi episodi di criminalità verificatisi, contribuendo anche a migliorare la percezione di sicurezza e rinnovando il rapporto di fiducia tra lo Stato e i cittadini».
Inoltre, rivolgendosi sempre al Ministro il pentastellato chiede «se condivida l’opportunità di incrementare il numero di volanti e uomini in servizio nell’area tra Portici ed Ercolano».
