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E’ stata finora svolta un’azione efficace nella lotta alle mafie nel sud pontino, dal Garigliano fino a San Felice Circeo e Sabaudia?. Secondo noi, NO.

Ci sono nel sud pontino aree di criticità negli apparati dello Stato preposti alla lotta alla criminalità mafiosa che bisogna assolutamente eliminare.

E presto!

Non si può continuare a far gravare tutto il peso sulle spalle di organismi e soggetti che vengono da fuori provincia e che già si spendono con generosità.

Quando parliamo di sud pontino ci riferiamo in particolare all’area che va dal Garigliano fino ai territori di Terracina-San Felice Circeo-Sabaudia, aree a fortissima densità mafiosa con sospette (ma non tanto, perché già ci sono state inchieste come la “Formia Connection” e le “Damasco” che hanno messo in evidenza forti collusioni fra pezzi della politica e delle istituzioni locali con le mafie) interrelazioni di mafiosi con elementi del posto.

Sicuramente ci sono anche responsabilità nostre che non siamo riusciti finora, per carenze di carattere organizzativo, a marcare bene queste criticità, ma non possiamo ulteriormente svolgere un’azione sostitutiva rispetto agli apparati locali dello Stato che debbono per primi affrontare le situazioni.

Da oggi in avanti cercheremo di concentrare i nostri sforzi su quest’area, a cominciare da Sperlonga-Itri-Formia-Gaeta, dove i mafiosi hanno acquisito un potere immenso, sia sul piano economico che su quello del consenso e della contaminazione di segmenti significativi dell’ambiente.

Ma vorremmo anche che chi ne ha titolo cominci a fare una sorta di screening per individuare se non sia opportuno cominciare a porsi problemi di riorganizzazione, di soppressioni, di accorpamenti e quant’altro per evitare spese inutili allo Stato ed alla collettività.