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Droga, smantellato cartello Italia-Usa-Colombia: 111 arresti, sequestrate 11 tnl cocaina

La Repubblica, Giovedì 30 Giugno 2016

Droga, smantellato cartello Italia-Usa-Colombia: 111 arresti, sequestrate 11 tnl cocaina
L’operazione ‘Due mari’ coordinata dalla direzione distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e condotta insieme Guardia di Finanza, polizia nazionale colombiana e l’americana Dea. I fratelli Monteleone, “punti di riferimento del narcotraffico internazionale nella Locride”

ROMA – Italia- Colombia-Stati Uniti. Una maxi operazione anti droga portata avanti da Guardia di finanza, Polizia nazionale colombiana e Dea ha smantellate un ‘cartello’ internazionale di narcotrafficanti, ritenuto dagli investigatori “pericolosissimo”.

Operavano ovunque, in Colombia, Costa Rica, Panama, Messico, Brasile, Lima, Cile, Venezuela, Repubblica Dominicana, Ecuador. Le indagini hanno portato all’arresto di 111 persone, tutti in flagranza di reato, alla scoperta di 7 laboratori clandestini, al sequestro di 11 tonnellate di cocaina che, se immesse sul mercato, avrebbero fruttato all’organizzazione circa 3 miliardi di euro.

La parte di inchiesta italiana, operazione ‘Due mari’, ha permesso la nascita di quella dell’americana Dea, ‘Angry Pirate Due’, che gli Stati Uniti hanno svolto in diversi Paesi del mondo, servendosi delle informazioni comuni e arrivando agli stessi fornitori e in parte, anche gli stessi clienti.

L’organizzazione in Italia – secondo gli investigatori – aveva come principali promotori i fratelli Franco e Giuseppe Cosimo Monteleone, “punti di riferimento e capisaldi storici del narcotraffico internazionale nella Locride”. I narcotrafficanti  dall’America Latina soggiornavano e operavano a Platì, dimostrando “quanto la ‘ndrangheta continua ad operare a livello internazionale” hanno sottolineato gli inquirenti.

Il filone italiano dell’inchiesta ha permesso di identificare 15 narcotrafficanti: avevano importato nel nostro Paese oltre 240 chili di cocaina purissima. In contemporanea la Guardia di Finanza ha monitorato le operazioni monetarie. L’organizzazione si avvaleva di una struttura parallela, una batteria di corrieri che prelevava il denaro dagli acquirenti calabresi e lo faceva arrivare ai fornitori colombiani.

Solo in Colombia ci sono stati 22 provvedimenti di custodia e l’identificazione dei membri chiave dell’Esercito di Liberazione Nazionale (Eln), un’organizzazione terroristica responsabile di estorsioni, sequestri di persona e omicidi. Un cartello potentissimo che esportava droga. L’Eln garantiva la sicurezza del trasporto dai laboratori ai punti deposito stranieri. Lì la droga passava sotto il controllo dei Los Urabenos Bandas Criminales (Bacrim) che la facevano uscire dalla Colombia. La cocaina veniva imbarcata su navi mercantili e imbarcazioni da pesca (barche go-fast), poi passava per Costa Rica, Panama, Repubblica Dominicana e infine, smistata, arrivava in Europa e negli Stati Uniti.

I particolari sono stati illustrati in una conferenza stampa che si è tenuta presso la direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo a Roma, alla presenza del procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, del procuratore capo di Reggio Calabria Cafiero De Raho, di rappresentanti della Guardia di Finanza, della Dea americana, della polizia colombiana e della Dcsa.
“L’operazione Due Mari è una nuova, straordinaria prova della capacità investigativa di magistratura e forze dell’ordine italiane e della importanza della cooperazione internazionale tra inquirenti e polizie”, ha detto il deputato Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia.