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Doppio regime di segretezza e regole “speciali”: ecco la «principale agenzia criminale del pianeta»

Il percorso evolutivo della ‘ndrangheta tratteggiato dall’Antimafia sulla scorta degli atti del processo “Gotha”: dal vertice “riservato” alla componente “laica” e quella “cardinalizia”

Pubblicato il: 31/12/2022 – 15:30

Un doppio regime di segretazione e regole “speciali” custodite dalla parte più elitaria, quella “riservata”: così da organizzazione per delinquere di stampo mafioso la ‘ndrangheta si è trasformata nella « principale agenzia criminale del pianeta». E’ questa l’evoluzione della ‘ndrangheta che emerge dall’ultima relazione della Commissione parlamentare antimafia, che riproduce le risultanze della requisitoria del pm di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, nel processo “Gotha”.

Un lungo processo evolutivo

Sulla scorta delle risultanze processuali di inchieste come “Meta”, “Crimine” e “Infinito”, nella sezione della relazione dedicata ai rapporti con la massoneria “coperta” la Bicamerale traccia «il lungo processo evolutivo che ha caratterizzato la crescita e la vorticosa espansione della ’ndrangheta». La linea è quella tratteggiata dagli atti del processo “Gotha”: i caratteri peculiari della ‘ndrangheta sono quelli di essere «una organizzazione criminale di tipo unitario, garantita dalla presenza di un organo collegiale di vertice, denominato “Provincia”, di essere “dotata di gerarchie note, “visibili” a tutti i suoi appartenenti, di articolati organismi decisionali di tipo verticistico (la direzione operativa) destinati a garantire la gestione unitaria delle principali attività delittuose ricadenti nelle macroaree di maggiore significatività» e di essere « caratterizzata dalla presenza di associati “occulti” che, come tali, non devono in alcuna occasione rivelarsi ai componenti della struttura di base, in quanto chiamati ad operare in contesti “riservati”, mediante strutture apicali “segrete” la cui esistenza è nota solo ad una ristretta, e selezionatissima, cerchia di affiliati di massimo rango”, ed è dotata di una testa pensante “riservata, occulta, massonica o invisibile” (la direzione strategica) caratterizzata da una composizione mista (le cosiddette “entità integrate”)».

La ‘ndrangheta “laica” e quella “cardinalizia”

Nella sua ricostruzione sulla scorta della requisitoria del processo “Gotha”, l’Antimafia spiega che « le regole segrete che disciplinano le attività di tale “componente apicale riservata” (da considerare l’evoluzione della “società di Santa”) interna alla ’ndrangheta, si pongono in rapporto di specialità, e come tali prevalgono sulle regole tradizionali di base, che continuano a trovare puntuale applicazione nei confronti degli appartenenti alle componenti “visibili” della medesima organizzazione di tipo mafioso. Le “regole speciali”, dettate soprattutto al fine di preservare e proteggere la struttura apicale riservata, sono caratterizzate da estrema rigidità applicativa tanto da impedire l’ingresso in apparati massonici “regolari” agli appartenenti alla ’ndrangheta “visibile” e, viceversa, impedire l’ingresso nella “visibile” di componenti soggettive provenienti dalle organizzazioni massoniche riconosciute». E ancora – si legge nella relazione della Commissione parlamentare sempre citando i passaggi della requisitoria di “Gotha” – «queste “regole speciali”, dettate al fine di aumentare il potere di influenza della struttura apicale riservata, consentono l’ingresso nella medesima dei soli appartenenti alla massoneria coperta: solo il massone “coperto” – ovvero colui che è sconosciuto come tale anche ai suoi confratelli di loggia – è abilitato ad entrare nella predetta struttura occulta di vertice della ’ndrangheta, esattamente come solo l’appartenente alla ’ndrangheta dotato di gradi elevatissimi (“sovradoti”) o investito di cariche speciali può fare ingresso nella “massoneria coperta”. Tale doppio regime di segretazione è imposto al fine di preservare tanto la componente “laica” (così sono indicati nel gergo di ’ndrangheta i cosiddetti “massoni”) della ’ndrangheta “invisibile” (che per i gradi più bassi non esiste) che quella “cardinalizia” (quelli che alle origini erano i cosiddetti “santisti”), con l’evidente fine di creare una falsa rappresentazione della realtà in cui i gradi inferiori sono portati a pensare che i rapporti riservati dei grandi capi siano riferibili ad ambienti esterni all’organizzazione criminale, che invece trova nella direzione strategica “occulta” (composta da “santisti” e “massoni” nelle accezioni appena riportate) il suo più alto consesso decisionale». E’ il processo che – secondo gli atti a disposizione dell’Antimafia – viene definito della “scotomizzazione”, che – prosegue la relazione – «ha lo scopo di trasformare definitivamente la ’ndrangheta da organizzazione per delinquere di tipo mafioso (operante su tipo territoriale) a principale agenzia criminale del pianeta: per raggiungere tale determinante risultato, le grandi famiglie dei tre mandamenti (soprattutto De Stefano, Piromalli e Nirta “La Maggiore”) capiscono che è necessario creare zone d’ombra, sfruttare i pregiudizi e gli stereotipi mentali, i preconcetti e le precomprensioni degli appartenenti ai livelli inferiori». (redazione@corrierecal.it)

fonte:https://www.corrieredellacalabria.it/2022/12/31/doppio-regime-di-segretezza-e-regole-speciali-ecco-la-principale-agenzia-criminale-del-pianeta/