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Dopo quello di Terracina del 7 giugno u. s. con il Capo della DDA di Napoli Cafiero de Raho, il 29 settembre prossimo altro convegno importante a Formia.

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Associazione per la lotta contro le illegalità e le mafie

“Antonino Caponnetto”

www.comitato-antimafia-lt.org info@comitato-antimafia-lt.org

Tel 3470515527

Insigni Magistrati di Direzioni Distrettuali Antimafia e di altri Organi giudiziari importanti,Comandanti provinciali delle Forze dell’ordine,giornalisti d’inchiesta di fama nazionale,responsabili nazionali dei Sindacati delle Forze di Polizia,giuristi :

un team di relatori di eccezione che si confronteranno sui temi veri e scottanti della lotta alle mafie nel Convegno organizzato dalla nostra Associazione insieme alla consorella “ I cittadini contro le mafie”,l’Associazione costituita dall’amico Antonio Turri,già coordinatore per il Lazio di LIBERA,uscito da questo sodalizio insieme a tanti altri esponenti e a molti capiscouts.

Il tema del convegno è dei più stimolanti e provocatori:

“Mafie in Italia. Quali strategie di contrasto?Un’antimafia della retorica e degli annunci o della denuncia ?”

Un’occasione per far fare a tutto il fronte dell’antimafia nel Paese un salto di qualità,costringendolo ad uscire dalla fase della retorica,degli annunci,delle commemorazioni,delle parole vuote e ad affrontare i temi reali della lotta alle mafie che si fa –quando si fa – a livelli molto bassi,facendo finta di dimenticare che,come giustamente rileva Antonio Ingroia, “la mafia è affare di classe dirigente,ma questa verità la si vuole rimuovere.Il nodo cruciale del potere della mafia è il raccordo con le classi dirigenti corrotte”.

Le mafie,ormai,controllano in gran parte l’economia del Paese e chi controlla l’economia finisce per controllare la politica e le istituzioni.

E che nel Lazio politica ed istituzioni siano quanto meno….”distratte”,se non in parte conniventi con le mafie,è sotto gli occhi di tutti.

Il 27 e 28 luglio u.s.”La Repubblica”-cronaca di Roma-ha pubblicato due servizi di seguito per denunciare che nel Lazio non è stato mai avviato un procedimento per il reato previsto dall’art.416 bis del Codice Penale (“associazione a delinquere di stampo mafioso”).

Allucinante.

Nessun deputato,nessun senatore,nessun segretario politico,di qualsiasi partito,è insorto,nessuno ha chiesto al Ministro della Giustizia di riferire in Parlamento sul “perché” di tutto ciò.

Le Procure ordinarie nel Lazio sono quelle che sono,non fanno indagini contro le mafie,come,conseguentemente, la maggior parte delle forze dell’ordine,peraltro ridotte quasi all’impotenza dai tagli che governi irresponsabili praticano a loro danno un giorno sì e l’altro pure,dimenticando che stiamo diventando un paese criminale dove la corruzione e la criminalità,piccola e grande,dilagano.

Abbiamo chiesto un incontro al Ministro Severino per indurla ad intervenire perché la Procura Generale di Roma codeleghi,in base all’articolo 51bis del C:P:P,le Procure ordinarie del Lazio ad indagare in materia di reati di mafia.

Procure che,peraltro,se codelegate come noi chiediamo,DEBBONO ogni mese relazionare al Ministro ed al CSM sulle attività svolte e non tenere i fascicoli negli armadi senza seguirli.

Prepariamoci ad andare a manifestare a Roma se la nostra richiesta non verrà accolta.

Noi ci siamo sempre vantati di essere una delle poche Associazioni antimafia nel Paese che ha bandito la retorica,le chiacchiere,i bla bla.

La nostra specificità è stata,dalla nostra nascita,quella di indagare e denunciare,fatti,nomi e cognomi,cercando di colpire al cuore le mafie,quelle soprattutto dei “colletti bianchi” annidate nei partiti,nelle istituzioni,fra i professionisti,negli uffici pubblici.

Chi vi ha partecipato,.ha potuto constatare come siamo stati aggrediti verbalmente durante l’ultima riunione della Commissione Sicurezza della Regione Lazio – una commissione come tante altre assolutamente inutile – appena abbiamo…….osato denunciare che ad Ardea e sul litorale romano non si è fatta un’azione efficace contro le mafie e che la Prefettura di Roma,dopo la nomina di un’apposita Commissione di accesso,non ha inteso sciogliere una delle vecchie amministrazioni.

C’è stato il v.presidente di quella Commissione che addirittura è arrivato a dire,nel silenzio assoluto del Presidente Zaratti,che…..

Ardea è il fiore all’occhiello della legalità.

Le cronache ci dicono se è così o meno.

Intanto si è ripreso a sparare:omicidi di camorra ad Anzio e Terracina,bombe ad Ostia,mentre le mafie economiche e politiche continuano ad occupare istituzioni e quant’altro.

Questa è la realtà che sarebbe criminale nascondere.

Al Convegno del 29 settembre a Formia (Convegno che si terrà nel Salone dell’Appia Grand Hotel in via Appia Lato Napoli,dalle ore 16,30 in poi) dovremo affrontare tutti questi temi,a 360 gradi,per indicare le nostre soluzioni.

NESSUNO DOVRA’ MANCARE!

Cordiali saluti

IL SEGRETARIO

Dr.Elvio Di Cesare

PS.La mattina di Sabato 29,alle ore 9,30,

sempre a Formia,riunione

del Consiglio Direttivo dell’Associazione.

Chi non ha regolarizzato la propria posizione per

L’anno 2012,lo faccia subito,ad evitare la decadenza.