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Dopo l’ultima operazione della DIA di Roma che ha sequestrato ingenti capitali riconducibili alla ‘ndrina Tripodo, la Federazione della Sinistra risollecita la Governatrice della Regione Lazio a ricostituire gli organismi antimafia regionali

‘NDRANGHETA A FONDI

Peduzzi-Nobile (FdS): “La Regione latita”

“Il sequestro operato oggi a Fondi dal centro operativo della DIA di Roma di un ingente patrimonio riconducibile al clan Tripodo ci costringe a tornare a parlare delle responsabilità della Regione Lazio”. Lo dichiarano in una nota congiunta Ivano Peduzzi e Fabio Nobile, rispettivamente capogruppo e consigliere regionale della Federazione della Sinistra.

“Mentre la magistratura e la società civile fanno il loro dovere per contrastare la mafia, la Regione e la sua Presidente latitano.

Da tempo, oltre due mesi, – proseguono i consiglieri – abbiamo sollecitato la Presidente Polverini ad emanare il regolamento, approvato in marzo dalla Giunta, per dare operatività alla Agenzia regionale per i beni confiscati (ABECOL), senza ricevere nessuna risposta, nonostante questo sia un atto dovuto”.

“Abbiamo, inoltre, – continuano – sollecitato la Giunta a costituirsi parte civile nel processo Damasco2, che vede implicati proprio le persone oggetto dei sequestri di oggi. Ma, nonostante i tempi siano brevi (la costituzione va fatta entro il 20 ottobre), anche a questa sollecitazione non abbiamo ricevuto risposta”.

“Nella riunione dei capigruppo di domani – concludono Peduzzi e Nobile – chiederemo che sia proprio il Consiglio regionale a discuterne nella prossima seduta”.

Ufficio Stampa Fds Regione Lazio

Valeria Russo

Tel. 06/65.93.28.95

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