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DISCARICA DI CALABRETTO: UNA SIGNORA SI SENTE MALE CAUSA EFFLUVI. L’ASS. CAPONNETTO: CONTROLLARE CAMION LISTA SCHIAVONE

NON CAPIAMO .NON CAPIAMO DAVVERO,LE RAGIONI PER LE QUALI LE AUTORITA’ PREPOSTE,DALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA ALLE PROCURE DELLA REPUBBLICA DI  ROMA,LATINA,CASSINO  E COSI’ VIA,NON ABBIANO FINORA  RITENUTO DI  INTERROGARE CAMIONISTI E PROPRIETARI DEGLI AUTOMEZZI ,.DEI QUALI IL PENTITO DI CAMORRA CARMINE SCHIAVONE FORNI’ NOMI,COGNOMI E NUMERI DI TARGA,AUTORI DEL TRASPORTO DEI RIFIUTI,PER DOMANDARE LORO DOVE LI HANNO  INTERRATI E PER CONTO DI CHI HANNO OPERATO.ALCUNI DI QUEI  CAMIONISTI SONO DI ITRI,IN PROVINCIA DI LATINA,UN COMUNE CHE CONFINA CON GAETA E CON IL SUO PORTO.UN ASSE QUELLO  DI QUESTE DUE CITTA’,SUL QUALE SI SONO REGISTRATE E SI REGISTRANO PRESENZE ED ATTIVITA’ INVASIVE DELLA CAMORRA.CHE COSA NON SI VUOLE CHE SI SCOPRA ‘?????????????????????????????……

DISCARICA DI CALABRETTO: UNA SIGNORA SI SENTE MALE CAUSA EFFLUVI. L’ASS. CAPONNETTO: CONTROLLARE CAMION LISTA SCHIAVONE

6 Agosto 2019

di Bernardo Bassoli

Tra ordinanze omissate e denunce pubbliche, oggi la discarica fumante di Calabretto (leggi qui la denuncia del gruppo civico Itricontatto) ha presentato il conto: una signora che risiede nei pressi dell’area ad alto rischio si è sentita male a causa dei forti effluvi provenienti dal terreno ed è stato necessario l’intervento dell’ambulanza.

Un episodio che ha causato l’indignazione del consigliere di opposizione Osvaldo Agresti.

Intanto, considerata la gravità della situazione, e al netto dei sopralluoghi e delle promesse del sindaco Fargiorgio in riferimento alla discarica, anche l’associazione antimafia Caponnetto si muove e il 30 luglio scorso ha recapitato una missiva al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, alla Procura della Repubblica di Cassino, alla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e all’onorevole pentastellato Raffaele Trano.

La lettera è un esposto denuncia con all’oggetto la discarica abusiva di Calabretto e la richiesta specifica di un monitoraggio da parte del reparto speciale dei Carabinieri Forestali già operante con successo nella Terra dei Fuochi.

L’associazione antimafia chiede che sia utilizzato un “georadar” sui terreni situati sui due lati che costeggiano il torrente Pontone a partire dal depuratore comunale di Itri fino all’altezza dell’ingresso al sottopasso ferroviario dove, a detta della Caponnetto e suggerito da tanti altri sospetti che aleggiano, sarebbero stati operati negli anni ’80 numerosi interramenti di rifiuti.
Per tale motivo, l’associazione chiede che siano convocati 
gli autisti (otto) proprietari di camion targati LT del circondario di Itri che trasportavano rifiuti dal nord verso il sud almeno trenta anni fa.
Nello specifico, la Caponnetto si riferisce agli autotrasportatori che furono inseriti nella famigerata lista stilata dall’ex maxi pentito dei Casalesi 
Carmine Schiavone fornita alla Commissione Ecomafie del Parlamento italiano (leggi qui).

Da ricordare che la discarica di Calabretto è sottoposta a sequestro e sarebbero in corso le indagini della Procura di Cassino.

Fonte:www.latinatu.it