La Repubblica, 6 febbraio 2018
Dell’Utri, no del tribunale alla scarcerazione
La richiesta era stata avanzata dagli avvocati per permettergli di curarsi a Milano
Il Tribunale di sorveglianza di Roma ha respinto la richiesta di scarcerazione per motivi di salute avanzata dai difensori dell’ex parlamentare Marcello Dell’Utri. L’ex esponente di Forza Italia è attualmente detenuto nel carcere romano di Rebibbia dove sta scontando una pena a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.
La richiesta di scarcerazione avanzata dagli avvocati prevedeva la sospensione della pena per effettuare presso la struttura ospedaliera Humanitas, di Milano, le cure a lui necessarie. Il 7 dicembre scorso lo stesso tribunale aveva respinto l’uscita dal carcere nonostante gli stessi consulenti della procura si fossero espressi per la incompatibilità tra le condizioni di salute di Dell’Utri e il suo stato di detenuto. All’ex parlamentare, cardiopatico e diabetico, è stato diagnosticato nel luglio scorso un tumore alla prostata. Nel corso di una udienza straordinaria, svolta il 2 febbraio scorso, i difensori dell’ex parlamentare, gli avvocati Alessandro De Federicis e Simona Filippi, hanno spiegato che anche “il garante dei detenuti sostiene che sia il carcere che le strutture protette sono inadeguate per le cure di cui ha bisogno Dell’Utri”.
Accusato di rapporti con i clan fino al 1992, Dell’Utri è stato condannato in via definitiva nel 2014. Dopo il verdetto è fuggito in Libano. Una latitanza-lampo finita con l’arresto a Beirut.