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Declassamento del commissariato della polizia di stato di Cassino

Latina, 27-04-2006

MONTA A CASSINO LA PROTESTA PER IL DECLASSAMENTO DEL COMMISSARIATO DELLA POLIZIA DI STATO: DOPO I COMMERCIANTI, ORA SONO I SINDACATI DI POLIZIA A PROTESTARE MENTRE IL QUESTORE CONTINUA A TACERE

Ne parlò Marco Galli nella sua relazione al congresso provinciale del SILPCGIL l’anno scorso. Ne abbiamo parlato noi. Ora ne parla il Segretario del SIULPCISL Ernesto Di Muccio. Anche i commercianti hanno fatto ripetutamente fatto sentire nel passato la loro voce. “La cosa più assurda, ha dichiarato il rappresentante del SIULP, è che, nonostante gli elementi di allarme scaturiti da rapine, furti consumati e da tentativi di furti con scasso sul territorio in un breve lasso di tempo, il Questore non corra ai ripari. Anzi, è come se tutti questi elementi fossero nella logica della normalità”.

Accuse tanto gravi quanto fondate, quelle di Di Muccio. Anzi!

Il rappresentante del SIULP infatti ha parlato solamente della criminalità comune trascurando di parlare soprattutto della criminalità organizzata.

Cassino e tutto il territorio che lo circonda è infestato dai clan della camorra che ormai controllano vari pezzi dell’economia. Il declassamento del Commissariato della Polizia di Stato e la sua riduzione ad un ruolo di mera rappresentanza sul territorio, senza poteri di intervento nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata in un’area al confine con il casertano e con il sud pontino, hanno consentito alla camorra di irrompere come un fiume in piena nel frusinate.

Noi sospettiamo che camorra, eredi della banda della Magliana e quant’altri, anche con un gioco di prestanomi apparentemente “puliti”, siano riusciti ad… . infettare anche segmenti della politica e delle istituzioni. Stiamo facendo al riguardo le necessarie verifiche per, poi, fare, come al solito, le segnalazioni a chi di dovere.

Ma, ritornando al discorso del declassamento del Commissariato di Cassino, non possiamo esimerci dal definire dissennata la decisione assunta dal Dipartimento competente.

Cassino è sede di Tribunale e di Procura della Repubblica e, come abbiamo rilevato più volte, è al confine con la Campania.
Abbiamo messo alle nostre spalle un governo composto da taluni ministri che sostenevano che… con la mafia bisogna convivere”.

Ora quel governo non c’è più, grazie a Dio. Ce n’è un altro!!! Vogliamo cambiare o resta tutto come prima???

Intanto, in attesa che si insedi il nuovo Ministro degli Interni, invitiamo il Questore di Frosinone ad inviare un relazione al Capo della Polizia sulla situazione reale della legalità e della sicurezza dei cittadini nel cassinate.

E’ una situazione che ci sconcerta oltremisura perché, a prescindere dalle sue reali dimensioni, sappiamo che le istituzioni non sono state finora in grado di contrastare con efficacia l’offensiva della criminalità organizzata.

E’un discorso che ci ripromettiamo di affrontare con i nuovi Ministri degli Interni e della Giustizia. Sì, anche con quello della Giustizia!