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Dalla politica solo demagogia di facciata nella lotta alla mafia”!!!!!!! Chiacchiere su chiacchiere e nei fatti…………………………..il 20 marzo scorso a Frosinone al convegno antimafia sul “voto di scambio” con Imposimato,Esposito,Giarrusso,Lannutti e i magistrati su 80 comuni di quella provincia non c’era un solo sindaco,un solo assessore,un solo consigliere comunale,a parte alcuni del solo M5S.Questi sono i fatti!!!!!!!!!!!!!!!! Come la chiamata questa se non mafia ???????????

21 marzo 2015
Il teste collaboratore di giustizia Di Filippo, al processo così detto trattativa Stato-mafia, stamane ha ben ribadito quanto non ci sia mai stato un incontro elettorale nel quale “cosa nostra” non l’abbia fatta da padrona.
La mafia da ordini precisi dal carcere per chi votare, e lo ha fatto anche nel 1994, un attimo dopo che i nostri figli sono stati ammazzati per far saltare monumenti e luoghi simbolo dello Stato.
Era in corso una trattativa in quel Maggio 1993 tra “cosa nostra” e lo Stato.
Trattativa voluta da uomini dello Stato per: ”sia pure in un primo momento fermare le stragi”.
Oggi a 23 anni di distanza, noi le vittime della mafia, mentre ascoltiamo nuovamente le parole dei collaboratori di giustizia come Di Filippo che hanno fatto letteratura, già parecchi anni fa, nel processo di Firenze per le stragi del 1993 e che bollano la politica attuale come collusa con la mafia, non vediamo una seria presa di posizione contro la mafia.
Assistiamo solo ad una demagogia di facciata nella lotta alla mafia, che ci fa essere ancora in balia di un sistema che tira a campare, che davanti fa il bello, ma dietro non si occupa a dovere delle esigenze delle vittime di “cosa nostra”, come pensioni mancate, processi che languono e nel frattempo distribuisce vitalizi a soggetti in carcere condannati per mafia.

Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili