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Dal Corriere della Sera: “Casalesi gratis in un hotel di Gaeta”. Qualcuno ci aveva detto tempo fa “andate sulle spiagge delle riviera di levante a Gaeta e li troverete tutti là. Noi avevamo girato la notizia a chi di competenza. Ecco la realtà

RACKET E VIOLENZE | LE INTERCETTAZIONI

Casalesi gratis nell’hotel di Gaeta

Il pr: «L’insegna adesso è Gomorra»

In manette otto persone, tra cui due nipoti di Bardellino Sequestrati beni per 8.5 milioni: preso di mira l’Aeneas

Il resort (ph. aeneaslanding. it)

CASERTA – Gli affiliati ai clan Bidognetti e Schiavone arrestati oggi, giovedì, avevano preso di mira, in particolare, un noto complesso turistico di Gaeta, l’Aeneas Landing. In particolare, è emerso dalle indagini, costringevano il titolare ad ospitare gratuitamente esponenti dei due clan. Carmine Iovine, cugino del capoclan Antonio arrestato lo scorso anno dopo una lunghissima latitanza, aveva poi imposto come addetto alla sicurezza della discoteca Vincenzo Tonziello, a sua volta arrestato oggi.

I CAMORRISTI NEL PRIVÉE – La presenza dei Casalesi nella struttura era così assidua e massiccia che, come si evince da un’intercettazione, un dipendente della discoteca suggeriva ironicamente di appendere nel locale un cartello con la scritta «Gomorra». La conversazione è tra un addetto alle pubbliche relazioni della discoteca e un suo collaboratore. I due parlano di alcuni tavolini occupati dai camorristi casalesi, che vengono definiti «i soliti». «Io ho già portato l’insegna all’Aeneas», dice l’addetto alle pr. L’interlocutore chiede: «Che insegna?». La risposta è: «Gomorra!».

LIBERA: INFILTRAZIONI PROFONDE – «Lo diciamo da tempo e gli omicidi di Ostia come l’operazione Golfo sono la dimostrazione di come sia impossibile parlare nel Lazio e nella Capitale solo di infiltrazioni ma che al contrario siamo già in una fase avanzata di radicamento delle mafie». A dirlo è Antonio Turri, coordinatore di Libera Lazio. «Alcune famiglie delle mafie campane – prosegue Turri -, vivono nel sud pontino da circa trent’anni. La prova del radicamento è la penetrazione capillare della camorra attraverso gli investimenti persino nelle isole pontine, con il riciclaggio di enormi quantità di denaro che vengono tuttavia indirizzate anche da persone del posto. Le isole del Lazio – conclude Turri – sono nel mirino delle mafie e rappresentano la nuova frontiera degli interessi criminali. E’ necessario che l’economia sana che rappresenta la maggior parte tenga alta la guardia, la moneta buona deve scacciare quella cattiva, ed affiancare l’encomiabile lavoro delle forze dell’ ordine e della magistratura che non può essere lasciato solo».

24 novembre 2011

Fonte: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/24-novembre-2011/casalesi-gratis-hotel-gaetail-pr-l-insegna-adesso-gomorra-1902297906846.shtml