Roghi di immondizia nel centro del capoluogo siciliano
Potrebbe essere appena all’inizio l’emergenza rifiuti che da giorni ha colpito Palermo costringendo le forze dell’ordine a lottare ogni notte contro decine di cassonetti dati alle fiamme. Dal centro cittadino ai comuni limitrofi (che rischiano il commissariamento in caso di ritardi nelle contromosse) non si placano i roghi appiccati dai palermitani esasperati per i cumuli di immondizia. Una situazione che potrebbe durare anche sei o sette mesi, secondo alcuni parlamentari della commissione Ecomafie, accorsi sul posto per appurare la gravità della situazione. Ad aggravare l’allarme sono i venti caldi da sud che rendono ancora più difficile il lavoro dei vigili del fuoco che da giorni combattono contro le montagne di rifiuti incendiati. Una vicenda che in molti temono possa attirare l’attenzione della malavita locale, interessata a fare della crisi un vero e proprio business. “A noi interessa capire principalmente se le grandi famiglie mafiose sono interessate ai termovalorizzatori”, ha detto Gaetano Pecorella che presiede la commissione Ecomafie. E mentre la notte di Palermo si illumina del fuoco dei roghi il Pd torna a parlare di emergenza rifiuti anche a Napoli, a oltre due anni di distanza dagli incendi le cui foto fecero il giro del mondo nel 2007. “Stiamo riaffondando in una situazione di emergenza”, dichiarano i parlamentari campani del Pd Tino Iannuzzi e Stefano Graziano insieme alla capogruppo in commissione Ambiente della Camera Raffaella Mariani. A destare l’allarme sono ancora una volta la saturazione delle discariche esistenti e i problemi nel funzionamento del termovalorizzatore di Acerra, mentre lo sciopero dei lavoratori del settore della prossima settimana potrebbe significare una nuova paralisi per l’immondizia campana. “Questo governo”, denunciano i deputati Pd, “non ha risolto i problemi, ma li ha soltanto rinviati o abilmente mascherati”.
(Tratto da Virgilio Notizie)
