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DA GIORNALETTISMO .QUANDO SI SOSTIENE LA VERITA’ E SI HA IL CORAGGIO DI LOTTARE FINO IN FONDO PER FARLA EMERGERE,LA GIUSTIZIA TRIONFA SEMPRE,QUELLA CON LA G MAIUSCOLA. ORA CONSIGLIAMO AL CARO AMICO GIUSEPPE DI BELLO DI RIVALERSI IN SEDE GIUDIZIARIA PER TUTTI I DANNI RICEVUTI,NON SOLO QUELLI ORDINARI MA ANCHE QUELLI BIOLOGICI E,EVENTUALMENTE,SUL PIANO DELLA CARRIERA. E,AD EVITARE CHE A PAGARE LA PROTERVIA DI COLORO CHE LO HANNO DANNEGGHIATO SIA,COMA AVVIENE AL SOLITO,LA FINANZA PUBBLICA, CIOE’ I CITTADINI,AVVII ,TRAMITE IL SUO LEGALE,OLTRE CHE UN PROCEDIMENTO CIVILE PRESSO IL TRIBUNALE, ANCHE UN SECONDO PRESSO LA PROCURA REGIONALE DELLA CORTE DEI CONTI A CARICO DEI SINGOLI SOGGETTI RESPONSABILI. L’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO E’ DALLA SUA PARTE !!!!!!!!! BATTIAMOCI TUTTI PER LA GIUSTIZIA !!!!!!!

Giuseppe Di Bello, prosciolto il tenente che denunciava l’inquinamento del Pertusillo

25/06/2015 – di

La Corte Cassazione ha annullato le sentenze di condanna. Di Bello aveva vinto le regionarie in Basilicata per il Movimento 5 Stelle, ma era stato fatto fuori da Beppe Grillo

Giuseppe Di Bello, prosciolto il tenente che denunciava l'inquinamento del Pertusillo
Giuseppe Di Bello, prosciolto il tenente che denunciava l’inquinamento del Pertusillo

La Corte Cassazione ha annullato le sentenze di condanna, di primo e secondo grado, a carico di Giuseppe Di Bello, tenente della Polizia provinciale di Potenza che era stato condannato per aver diffuso i dati sull’inquinamento dell’invaso Pertusillo, in Val d’Agri, Potenza. Di Bello era stato condannato in appello del reato di rivelazione di segreto d’ufficio e fu escluso da Beppe Grillo per la sua elezione avuta dopo la candidatura a portavoce del Movimento 5 Stelle Basilicata.

giuseppe di bello

GIUSEPPE DI BELLO E L’INQUINAMENTO DEL PERTUSILLO

– La sua storia la racconta Basilicata 24:

Nel gennaio del 2010 il tenente della polizia provinciale (Di Bello) insieme al leader dei radicali lucani (Maurizio Bolognetti) non fidandosi dei dati diffusi dall’Arpab, si autofinanziarono delle analisi indipendenti per far luce sullo stato di salute di alcuni invasi lucani: Pertusillo, Camastra e Montecugno. Emersero agenti inquinanti biologici e chimici. Di Bello e Bolognetti (anche lui processato e assolto) informarono la stampa e la Procura di Potenza. La Procura, però, invece di concentrarsi sull’oggetto della denuncia, spostò la sua attenzione sui denuncianti aprendo un fascicolo a loro carico. Il tenente di Bello, all’indomani della denuncia di inquinamento, fu sospeso dal servizio in via cautelare e poi riammesso in servizio a “fare il guardiano al Museo provinciale di Potenza”. “Oggi- ha dichiarato Di Bello- la Cassazione ha fatto finalmente giustizia”. Anche se resta impunito chi ha causato l’inquinamento del Pertusillo.