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”Da Corleone alla rete silente”: Vincenzo Scotti racconta la pax mafiosa dopo le stragi

AMDuemila 09 Dicembre 2022

Dal sangue ai ‘colletti bianchi’, dagli attentati eclatanti ai crimini silenti: a 30 anni dalla stagione delle stragi, il cambiamento di pelle della mafia, di cui aveva parlato anche Giovanni Falcone in una delle sue ultime riflessioni, ha ormai avuto il suo compimento, in Italia così come all’estero. È questo il tema approfondito dal libro “Da Corleone alla rete silente”, edito da Eurilink University Press e scritto da Vincenzo Scotti, all’epoca delle stragi Ministro dell’Interno, con Giovanni Tartaglia Polcini, Silvia Sticca e Romano Benini. Il volume, a pochi mesi dalle sentenze del processo d’appello sulla trattativa, torna con le parole di Scotti su quanto successo nel passato, in particolare sulla guerra frontale alla mafia e su come una parte politica all’epoca avversasse questa strategia in favore di una sorta di “pax mafiosa”, anche per evitare stragi e violenze alla popolazione civile. L’obiettivo è quello di decifrare un presente in cui il fenomeno mafioso ha appunto cambiato modalità diventando silente, ma non per questo meno capace di minacciare istituzioni e democrazia: dimostrando una notevole capacità di adattamento, la mafia oggi ha strette relazioni con il potere pubblico, con il mondo degli affari, degli appalti e della finanza. Per questo motivo è quanto mai necessario, secondo gli autori, che l’Italia affronti in maniera decisiva la rivisitazione delle norme di contrasto a questo nuovo crimine organizzato sotterraneo e mercatista, che si fa forte del potere economico corruttivo stabilmente infiltrato.

Ansa

Foto © Imagoeconomica

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fonte:https://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/228-cosa-nostra/92885-da-corleone-alla-rete-silente-vincenzo-scotti-racconta-la-pax-mafiosa-dopo-le-stragi.html