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Da Casertace.net ESCLUSIVA CASERTA. I camion della Ecocar cacciati dall’impianto del neo arrestato Luca Sorbo. Il capoluogo non sversa l’umido. I carabinieri irrompono a PASTORANO e..

Il 30 agosto scorso,come avevamo scritto a suo tempo, la Gesia aveva spedito una lettera al comune in cui annunciava la rescissione unilaterale del contratto in quanto il prezzo di circa 130 euro a tonnellata non era applicabile in considerazione della chiusura dell’impianto di lavorazione pugliese e della necessità di trasportare rifiuti a Treviso

CASERTA – I fumi di monnezza incendiata, questa provincia se ne intende. Fumi reali e anche fumi virtuali. A quest’ultima categoria appartengono quelli levatisi stanotte davanti alla piattaforma di trasferenza di Pastorano di proprietà della Gesia quando i camion della Ecocar sono stati bloccati e fatti ritornare indietro.

Dunque, Caserta, stanotte, non ha potuto scaricare i suoi rifiuti umidi. Non si tratta di un fulmine a ciel sereno, nè di una cosa connessa alle ultime vicende giudiziarie che impegnano, tra le altre cose, il patron della Gesia Luciano Sorbo, detto Luca, in faccende” che lo tengono temporaneamente lontano dalla scrivania di comando.

Già il  30 agosto scorso, Gesia aveva scritto una lettera al comune di Caserta con cui annunciava, anzi a suo dire, formalizzava la scissione unilaterale del contratto in quanto il comune di Caserta, a nostro avviso, giustamente, non aveva voluto accettare un unilaterale aumento del prezzo dell’ordine di circa 30 euro in più a tonnellata, per effetto della chiusura dell’impianto pugliese in cui Gesia sversa i rifiuti, con la conseguente necessità di portare gli stessi nell’operoso veneto trevigiano.

Ma guardando bene il contratto non sembra che esistano delle clausole che colleghino la scelta dell’impianto di sversamento finale al prezzo, per cui il comune di Caserta ha semplicemente comunicato alla Gesia che riteneva in vigore il contratto, frutto dell’appalto aggiudicato a circa 130 euro a tonnellata e così sia.

A poco più da due settimane da quella lettera, stanotte è scattato il provvedimento esecutivo della Gesia. Il comune di Caserta si è immediatamente mosso allertando i carabinieri. Sull’impianto sono arrivati quelli della stazione di Pignataro Maggiore che hanno acquisito tutti gli elementi a cui poi si sono aggiunti quelli che l’assessore Camillo Federico ma soprattutto il dirigente Iovino hanno inserito nella formale denuncia, presentata agli stessi carabinieri.

Fin qui la cronaca. Rimanendo alla polpa del problema, la frazione umida dei rifiuti non sarà conferita stanotte e forse anche nelle successive. La vicenda finirà in tribunale perchè il comune di Caserta, anche sul terreno civilistico, impugnerà la rescissione unilaterale del contratto, provvedendo ad escutere la polizza fideiussoria.

Il resto appartiene alla ricerca attraverso un avviso pubblico di un’impresa che posa garantire il servizio fino alla definizione di una nuova gara d’appalto che, visti i tempi della stazione unica appaltante, la quale, ormai dopo quello che hanno scritto i magistrati di Santa Maria Capua Vetere nell’ultima ordinanza dovrebbe andare letteralmente a nascondersi, sono quelli che sono e si configurano sempre nell’ordine di diversi mesi.

G.G.

 

PUBBLICATO IL: 17 settembre 2016 ALLE ORE 11:21

fonte:http://www.casertace.net