Cusani resta in carcere, il giudice boccia la richiesta della difesa. Venerdì udienza al Riesame
Martedì 24 gennaio 2017
Il giudice Cario ha deciso: Armando Cusani resta in carcere, respinta l’istanza per l’annullamento dell’ordinanza Tiberio. Il giudice non ha concesso neppure i domiciliari per il sindaco di Sperlonga, ex presidente della Provincia. E’ evidente, secondo il gip, il pericolo di inquinamento delle prove. Lo stesso pm De Luca, dopo aver valutato attentamente gli elementi emersi durante il lungo interrogatorio, aveva dato parere negativo alla richiesta di scarcerazione. Venerdì è fissata l’udienza davanti al Riesame, il passaggio certamente più delicato per l’inchiesta Tiberio.
Cusani è accusato di corruzione in relazione al mancato ripristino dei luoghi dopo l’accertamento dell’ampliamento abusivo dell’Hotel Grotte di Tiberio di Sperlonga, di sua proprietà, abuso sancito tra l’altro da una sentenza di condanna del 2014 emessa dalla Corte d’Appello di Roma. L’indagine prende avvio proprio da qui. Le verifiche dei carabinieri della stazione di Sperlonga avevano consentito di accertare l’inerzia dei responsabili dell’ufficio tecnico del Comune nell’avvio della procedura di ripristino dei luoghi per l’abuso dell’albergo in riva al mare.