“Cumbertazione”, gli appalti di mezza Calabria in mano ai clan: rinviati a giudizio in 41
Vinceva uno, ma realtà vinceva la ‘ndrangheta.A Gioia Tauro il clan Piromalli ha scelto i Bagalà per mettere le mani su strade, ristrutturazioni e nuove infrastrutture, finanziate con denaro pubblico. In particolare avrebbero “sporcato” gli appalti per lo sviluppo del “water front” comprendeva la realizzazione del centro polifunzionale a servizio della città, di una piazza, del lungomare, della costruzione del parco urbano, ma anche un parcheggio interrato con piazza, la sistemazione del palazzetto dello sport e la riqualificazione ambientale del torrente “Budello”. Anche la politica è stata travolta dal blitz delle fiamme gialle. Tra gli imputati- rinviati a giudizio-c’è anche Antonino Gioffrè, sindaco di Cosoleto, comune con meno di mille anime della Piana. Per lui l’accusa contestata è di turbativa d’asta aggravata dall’aver agevolato la ‘ndrangheta. In manette poi finì Angela Nicoletta, quest’ultima dirigente del settore lavori pubblici del comune di Gioia Tauro. Anche per questo motivo nei mesi scorsi il Prefetto reggino, Michele di Bari, ha spedito a palazzo Sant’Ippolito la terna ispettiva affinché venga verificata l’ingerenza dei Piromalli sul Comune. Tra gli imputati ci sono anche alcuni imprenditori cosentini e siciliani. Tra questi spicca Giorgio Barbieri che avrebbe intessuto rapporti e collusioni sia con i Piromalli che con i Muto. Nei suoi confronti il processo riguarda però, i lavori che avrebbero agevolato la ‘ndrina di Gioia mentre gli altri tre grandi appalti pubblici ono stati oggetto dell’indagine di competenza della Procura catanzarese. Gli appalti interessati dall’inchiesta ” 5 lustri”, infatti, sono quello di Piazza Bilotti, ubicata nel centro cosentino e “fiore all’occhiello” dell’amministrazione targata Occhiuto, che comprendeva anche la realizzazione di un parcheggio interrato e la gestione per 28 anni della struttura polifuzionale e del Mab, quello del comprensorio sport-natura di Lorica (e la relativa gestione per 25 anni) e la riqualificazione dell’aeroporto turistico di Scalea che sarebbe stato gestito dagli indagati per 25 anni.Ecco l’elenco dei rinviati a giudizio: Luigi Bagalà, Giuseppe Bagalà, Francesco Bagalà (classe 1977), Francesco Bagalà (classe 1990), Giorgio Morabito, Pasquale Rocco Nicoletta, Angela Nicoletta, Carlo Cittadini, Giorgio Ottavio Barbieri, Gianluca Scali, Domenico Gallo, Cristiano Zuliani, Ettore Della Fazia, Santo Fedele, Francesco Fedele, Bruno Polifroni, Rocco Leva, Bruno Madafferi, Maria Vittoria Plastina, Emilio Cipolla, Domenico Coppola, Angelo Zurzolo, Gaspare Castiglione, Mirko Pellegrini, Giovanni Fiordaliso, Giacomo Morabito, Roberto Di Paola, Antonino Quattrone, Antonino Gioffrè, Francesco Marcellini, Vincenzo Raso, Bruno laria, Giuseppe Antonio Currenti, Paolo Speziale, Domenico Auddino, Mariano Arena, Santo Gagliostro, Luigi Macrì , Roberto Bassman, Domenico Maugeri, Vincenzo Polifroni.
Giovedì, 13 Luglio 2017 10:08
fonte:www.ildispaccio.it