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Cpl Concordia, affari per oltre 20 milioni in provincia di Latina.Chi l’ha chiamata ?

Il Giornale di Latina, Martedì 7 Aprile 2015

La coop rossa di Modena radicata anche nel territorio pontino. Dalla manutenzione di 70 immobili della Provincia i maggiori introiti

Cpl Concordia, affari per oltre 20 milioni
Gestiti oltre 11.000 appartamenti con relativo appalto da 3,3 milioni. Il colosso emiliano presente nelle strutture sanitarie di Aprilia, Cisterna, Cori, Sezze e Priverno

di Marco Battistini

Il radicamento della Cpl Concordia a Latina e provincia era forte. Dal Comune alla Provincia, passando per le case popolari e non ultimo gli ospedali. La cooperativa rossa modenese travolta dall’inchiesta giudiziaria che sta scuotendo soprattutto la Campania. Francesco Simo-ne, l’ex manager della coop, nonché segretario e uomo di fiducia di Bettino Craxi, ha parlato recentemente dell’esistenza di un sistema corruttivo. L’ex socialista ha affermato: “Lo strumento di penetrazione da parte di Cpl delle pubbliche amministrazioni, stazioni appaltanti dei lavori e dei servizi cui la Cpl è interessata, è rappresentato dalle consulenze, dal subappalto ovvero dalle forniture in favore di soggetti legati ai pubblici ufficiali che gestiscono i medesimi appalti. Voglio dire che Cpl affida o una consulenza (più o meno fittizia) ovvero individua un subappaltatore o un fornitore segnalato dal soggetto pubblico che poi gli fa aggiudicare l’appalto o che gestisce le pratiche amministrative, tanto è avvenuto, secondo un protocollo ben consolidato”. Fermo restando che ad oggi a Latina, non risultano aperte indagini su gare e lavori concessi alla nota cooperativa, resta interessante comprendere la capacità di ramificazione della Cpl nella pubblica amministrazione pontina. A Latina l’appalto più importante come impatto è senza dubbio quello relativo al servizio integrato di gestione e manutenzione degli impianti tecnologici di proprietà o in utilizzo alla Provincia di Latina. L’ente di via Costa nel 2008 assegnò l’appalto ad un prezzo di aggiudicazione per 9 anni, pari a 16.858.71 1 euro. In pratica fino al 2017 l’Ati Cpl Concordia/Falco continuerà a gestire la manutenzione di diversi impianti, in primis gli istituti scolastici che necessitano spesso di un’accurata manutenzione e di interventi di riparazione urgenti. Nel complesso si tratta di circa una settantina di edifici. Ma l’invasione della coop rossa a Latina ha toccato anche altri ambiti. Estremamente importante il contratto stipulato per le attività di manutenzione ordinaria e di pronto intervento sul patrimonio immobiliare di proprietà dell’Ater (Azienda Territoriale Edilizia Residenziale) per un importo complessivo di circa 3,3 milioni di euro. Insieme a C.I.P.E.A. (mandataria), Cpl Concordia ha gestito per 4 anni 11.000 appartamenti, per un bacino d’utenza di oltre 35.000 persone. Il contratto di gestione ha previsto la manutenzione e la conduzione degli impianti Case popolari. Sempre a Latina Cpl Concordia ha fornito i vettori energetici (gas, energia elettrica) e l’acqua per alcune sedi dell’Asl e Aziende ospedaliere. L’attività della cooperativa modenese si è intensificata soprattutto negli ospedali di Cori, Sezze, e Priverno. La presenza della Cpl è stata riscontrata anche nelle sedi ambulatoriali di Cisterna e Aprilia. A Latina, in via Mameli 35, nel 2008 era stata inaugurata la nuova sede di Cpl Concordia, un Centro Relazioni col pubblico aperto tutti, a completamento del servizio globale fornito. Insomma una cooperativa che aveva fatto di Latina una vera e propria stazione di riferimento, nel bel mezzo dell’asse affaristico Roma-Napoli.

 

Il Giornale di Latina, Martedì 7 Aprile 2015

La gara sugli impianti tecnologici venne impugnata

Giallo sul ritiro del concorrente
Carbotermo spa vinse al Tar ma rinunciò a dare battaglia al Consiglio di Stato

Sul servizio di manutenzione e gestione degli impianti tecnologici della Provincia è emerso un particolare quantomeno curioso. La società Carbotermo spa aveva presentato e vinto un ricorso al Tar di Latina contro l’aggiudicazione dell’appalto da quasi 17 milioni di euro a favore dell’Ati costituita dalla Cpl Concordia. Quest’ultima faceva appello al Consiglio di Stato. Con sentenza n°7253 del 28 luglio 2009 i giudici amministrativi di secondo grado deciso di accogliere il ricorso, in virtù peraltro di una clamorosa quanto inaspettata rinuncia della stessa Carbotermo spa. “E’ pervenuta al Collegio un’istanza della società appellata, la quale dichiara di rinunciare alla sentenza di primo grado, emessa dal Tar del Lazio, sezione staccata di Latina” si legge testualmente nella sentenza. In pratica la Cpl Concordia aveva ottenuto una vittoria per abbandono dell’avversario, nonostante il Tar stesso avesse riconosciuto le ragioni della Carbotermo spa. Occorre dire come la Provincia di Latina, l’ente appaltante, si era costituita in giudizio (rappresentata all’epoca dall’avvocato Corrado De Simone) chiedendo l’accoglimento del ricorso della Cpl Concordia. D’altronde il presidente Armando Cusani era rimasto particolarmente soddisfatto per il lavoro svolto nel primo anno di attività dall’Ati guidato dal colosso emiliano. “La Provincia di Latina ha affidato all’Associazione Temporanea di Imprese Cpl Concordia/Delta Group Energy Service, la gestione globale dei vettori energetici e degli impianti tecnologici del proprio patrimonio immobiliare —si legge nella presentazione di un opuscolo informativo del servizio- a poco più di due anni dall’inizio dell’appalto, realizzato il piano di investimenti proposto dell’Ati volto soprattutto al miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti, è stato realizzato un breve opuscolo sul risparmio energetico degli impianti di riscaldamento, condizionamento, acqua ed energia elettrica per aggiungere un ulteriore tassello verso l’obbiettivo del contenimento dei consumi energetici”. Il capo dell’amministrazione provinciale di allora aveva apprezzato l’operato svolto per il servizio. “La gestione globale dell’intero pacchetto energetico -scriveva il Presidente Armando Cusani nella presentazione dell’opuscolo informativo- che ha il compito di coprire la fornitura elettrica ed energetica, compresa la manutenzione degli impianti tecnologici di tutti gli edifici e le strutture della Provincia o di propria competenza (circa 70 edifici), ha reso possibile il contenimento dei consumi energetici con conseguenti benefici sia in termini ambientali che di risparmio economico”.

M.B.

Il Giornale di Latina, Martedì 7 Aprile 2015


Bonifica all’ex Svar, Fanti: “Forlenza? non lo conosco”

La Cns si era aggiudicata la gara per la demolizione degli edifici fatiscenti

Un appalto targato Cns-Cpl, quello relativo ai lavori di demolizione dell’ex Svar, dal quale l’ex vice sindaco e assessore all’Ambiente Patrizia Fanti ha voluto smarcarsi. “Ricordo di essere stata presente con il sindaco all’avvio dei lavori di bonifica -ha dichiarato Patrizia Fanti-ma sinceramente i rappresentanti della Cpl non sapevo neanche chi fossero. Non li ho mai conosciuti. Forlenza? Non so chi sia. Ho partecipato anche a riunioni con il prefetto Franasi sulle misure di sicurezza da apportare nel sito, oltre ovviamente a preparare nei minimi dettagli l’intervento di bonifica. Ma non ero certamente io che dovevo instaurare rapporti con le società incaricate dei lavo ri. Sono una persona onesta e scrupolosa e non voglio essere accostata a persone che peraltro non mi sono state neppure presentate”. In effetti l’ex assessore si è limitato a controllare l’effettiva esecuzione dell’intervento di bonifica. Ad esperire la gara ha pensato il dirigente del settore. Come pure il subaffidamento dei lavori attiene ad aspetti puramente tecnici che non riguardano le competenze dell’assessore. Resta il fatto che l’amministrazione comunale di Latina, attraverso un appalto pubblico, affidò a Cpl Concordia (attraverso il Consorzio Cns) la demolizione e la bonifica dell’area industriale ex Svar. La determina sulla gara per l’intervento di demolizione degli edifici facenti parte del complesso immobiliare, porta la firma del dirigente Grazia De Simone. E’ datata 9 marzo 2009. Resta ad ogni modo immortalata la presenza a Latina dei principali referenti della Cpl Concordia, proprio in coincidenza con l’avvio dei lavori nel sito dismesso. Stiamo parlando di Marco Caramia (tecnico di commessa Cpl), Alessandro Gaggini (responsabile operativo Cpl a Latina), Sandro Fondra (manutentore Cpl), e di Salvatore Forlenza (responsabile commerciale d’area per il Cns). Quest’ultimo è il nome più noto. E non solo per la brillante carriera manageriale intrapresa dopo un breve periodo trascorso nella veste di dirigente del Partito Comunista Italiano. Forlenza è il direttore del Centro nazionale servizi (CNS) per il centro Italia, organo gestisce appalti tra Pome-zia e il sud Pontino, oltre che ex consigliere di amministrazione della Cisterna Ambiente. Nel mirino degli inquirenti i suoi rapporti con Buzzi. Storicamente molto stretti i rapporti fra i vertici di Cpl Concordia ed il Cns. Sulla coop modenese sono di questi giorni le indiscrezioni secondo cui verso la fine degli anni 90 scese a patti con il clan dei Casalesi.

M.B.

 

Il Giornale di Latina, Martedì 7 Aprile 2015

Verde pubblico, incontri con Legacoop

Manager e tecnici modenesi a Latina nel 2013

Un rapporto molto stretto si è creato fra la Legacoop Latina e la Cpl Concordia. Incontri si sono tenuti nel recente passato nel settore della manutenzione del verde pubblico e privato. Nel 2013 in particolare si tenne una riunione alla quale parteciparono il presidente Legacoop Latina, Emiliano Scinicariello, Maurizio Giachi, presidente Associazione regionale Lazio Produzione e Lavoro, Giulio Spernazza, responsabile commerciale territoriale di Cpl Concordia e Massimo Giardini, ingegnere consulente di Cpl Concordia. Molte le cooperative presenti, in prevalenza quelle ortofrutticole. Giulio Spernazza, dopo aver ripercorso per grandi linee la storia e l’impegno di Cpl Concordia nei settori energia, gas, reti, cogenerazione, fonti rinnovabili, teleriscaldamento, information technology, sicurezza, domotica, edilizia, si soffermò sul concetto dello sviluppo sostenibile delle imprese che, anche dai loro scarti, possono trarne vantaggi economici oltre quelli ecologici. Il contributo tecnico all’incontro arrivò dall’ing. Giardini, il quale fornì cifre e proporzioni tra la quantità dei rifiuti da riutilizzare e la realtà dimensionale e gestionale dell’azienda. Giulio Spernazza intervenne per ribadire l’importanza dei ruoli da individuare per incentivare progetti di realizzazione di energia dalle biomasse. Venne menzionato un concetto molto chiaro: lo smaltimento dei rifiuti è una risorsa, può e deve diventare utile business per le imprese agricole senza però toccare le loro attività primarie. Solo benefici e non rischio di impresa.