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Cosenza, il blitz di Gratteri. La mafia dei “giochi”: i gruppi Drago, Reda e Carelli

Cosenza, il blitz di Gratteri. La mafia dei “giochi”: i gruppi Drago, Reda e Carelli

Da Iacchite -10 Settembre 2022

La sussistenza e l’operatività del gruppo Drago, dedito alla gestione abusiva del Gaming e ad altri reati ad esso collegati, emerge dalle dichiarazioni dei pentiti e dalle intercettazioni. Si configurano così i reati di associazione per delinquere, gestone abusiva di giochi e scommesse, riciclaggio, autoriciclaggio e intestazione fittizia.

IL GRUPPO DRAGO

Le persone autorizzate a “piazzare” videopoker e videogiochi erano Carlo Drago e Andrea Reda. Il pentito Pierluigi Terracciano, in particolare, riferiva: “Questi videogiochi sono illegali in quanto non sono collegati al provider nazionale e hanno un sistema per abbattere le probabilità di vittoria. Gli stessi videogiochi sono imposti agli esercizi commerciali che possono scegliere tra pagare il pizzo o sopportare l’imposizione dei videogiochi. La cosca Lanzino piazza sia videogiochi leciti che illeciti”. Il pentito Angelo Colosso riferiva: “Carlo Drago era socio occulto del cognato Andrea Reda, ricordo che avevano l’azienda in una traversa di corso Mazzini… Al Bar Parise vennero piazzati 4 videopoker secondo la volontà di Carlo Drago, che tanti ne aveva disponibili. Secondo quello che mi disse Walter Gianluca Marsico, il gestore del bar non aveva alcun utile quale parte dei guadagni conseguenti al gioco. Carlo Drago era dedito all’usura, che praticava proprio in virtù delle somme che versava in bacinella quali partecipazioni agli utili del noleggio dei videogiochi. Drago aveva stretto un rapporto con la criminalità organizzata cosentina in forza del quale attraverso il pagamento di una somma che si aggirava sui 20mila euro all’anno, gli ‘ndranghetisti cosentini imponevano i suoi giochi e solo i suoi giochi presso una serie di esercizi commerciali. Anche Rinaldo Gentile aveva interessi nel settore dei videogiochi…”.

Il monitoraggio del Drago ha messo altresì in luce il coinvolgimento di Marcello Rizzuti, il quale informava il primo su aspetti tecnici e organizzativi, manifestando anche il coordinamento dell’attività di Gaming condotta dal gruppo Drago con quella del gruppo Chiaradia-Orlando, Ci sono collegamenti anche col gruppo Carelli. E’ emerso anche che Giovanni Drago, figlio di Carlo, era il prestanome del padre. Giovanni Drago infatti risulta titolare di una ditta, socio di una Srl e rappresentante legale di un circolo ricreativo.

Carlo Drago, che tra l’altro è anche cognato di Franco Pino, è l’indiscusso capo del gruppo nel quale sono inseriti il figlio Giovanni, braccio esecutivo delle disposizioni paterne, Fabrizio Gioia, che assicura l’intestazione fittizia della sala giochi “Gioia”, Marcello Rizzuti, che ha il ruolo di contabile e Fabrizio Abate, collaboratore. Nel corso di una conversazione con Rizzuti, Carlo Drago specifica che gli introiti mensili che arrivano dai videogiochi si aggirano sui 180mila euro.

IL GRUPPO REDA

Il gruppo Reda va analizzato partendo dal legame che lo lega al gruppo Drago e alla criminalità organizzata. Il pentito Pierluigi Terrazzano riferiva: “… A Cosenza il clan Lanzino controlla il settore dei videogiochi: slot machine e videopoker. Il settore è controllato dal clan che ha diviso il territorio: a Rende lo controlla direttamente, a Cosenza invece i videogiochi sono controllati da Carlo Drago e dalla famiglia Reda…”.

Il pentito Giuseppe Zaffonte afferma: “Per quanto riguarda le slot machine la gestione è affidata ad Andrea e Francesco Reda… I Reda sono i cognati di Carletto Drago ma se la tengono buona con tutti, nel senso che si mettono a disposizione… i Reda non pagano una quita fissa, non pagano estorsioni ma si sanno comportare e fanno dei regali agli appartenenti alla criminalità organizzata…”.

Un importante riscontro alle dichiarazioni dei pentiti, viene offerto anche dalle intercettazioni, dalle quali emerge la presenza di costanti contatti del Reda con la famiglia Femia (Franco e Guendalina Femia) con oggetto il Gaming; la presenza di diversi contatti sempre relativi al Gaming con Salvatore Piccolo, soggetto identificato dal pentito Nicola Femia quale intraneo alla criminalità organizzata. Il Piccolo inoltre aveva presentato al Reda anche la famiglia Grasso, pure essa occupata nel settore Gaming, e con contatti con la criminalità organizzata campana. E ancora: l’utilizzo di macchinari alterati e il coinvolgimento di Francesco Papara, Paolo, Francesco e Ines Reda e Patrizia Drago, che coadiuvavano e assistevano Andrea Reda.

Questa la composizione del gruppo:

Andrea Reda, capo del gruppo; Francesco Papara, con compiti esecutivi; Patrizia Drago, partecipe e legata al boss essendo la compagna di Andrea Reda, ex moglie di Paolo Reda e sorella di Carlo Drago nonché madre di Francesco e Ines Reda; Paolo Reda, fratello del boss Andrea; Ines Reda nel ruolo di contabile e Francesco Reda, collaboratore e figlio del boss.

IL GRUPPO CARELLI

Il gruppo Carelli fa capo a Damiano Carelli, figlio del defunto boss della ‘ndrangheta Santo Carelli, titolare dell’omonima ditta individuale, esercente attività di noleggio senza operatore di altre macchine e attrezzature, gravato da diversi precedenti penali. I principali elementi indiziari sono costituiti da intercettazioni, dalle quali risultano diverse interlocuzioni tra il Carelli, Salvatore Sesso e Antonio Policastri. Emerge anche la figura di Francesco Morabito, socio in affari del Sesso. Emergono anche rapporti col gruppo Drago e col gruppo Chiaradia, emblematici di una colleganza intrisa della vicinanza alla criminalità organizzata e della condivisione di metodologie e scopi, considerato che nel settore Gaming non si poteva operare senza la concessione della ‘ndrangheta. Carelli e Morabito agivano parallelamente ma collaboravano anche insieme, come risulta dall’apertura di una sala slot a Vibo Valentia e progettavano di aprirne altre anche al di fuori del territorio regionale.

Fonte:https://www.iacchite.blog/cosenza-il-blitz-di-gratteri-la-mafia-dei-giochi-i-gruppi-drago-reda-e-carelli/