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Corso di aggiornamento per giornalisti, Salvatore Cuffaro siede tra i relatori e racconta la sua storia. ASSURDO !!!!!!!!!! ” Allucinante,siamo un paese di pecore” ed un giornalista si alza e se ne va.L’unico !BRAVO !

La Repubblica, Domenica 14 maggio 2017

Corso di aggiornamento per giornalisti, Salvatore Cuffaro siede tra i relatori e racconta la sua storia

Al convegno di Agrigento dedicato ai professionisti un giornalista si alza e va via, gli altri restano seduti e applaudono l’ex governatore condannato per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra

di ROMINA MARCECA

E’ stato un convegno movimentato quello di stamattina ad Agrigento per l’aggiornamento professionale dei giornalisti. “Identità personale e diritto all’oblio (ex Carta di Milano)”, il titolo dell’incontro nell’aula consiliare dell’ex provincia regionale ad Agrigento. E seduto accanto ai relatori, i giornalisti presenti, si sono ritrovati Salvatore Cuffaro, l’ex governatore della Sicilia condannato a sette anni (già scontati in carcere) per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra e violazione del segreto istruttorio nell’ambito del processo “Talpe alla Dda”. Il nome di Salvatore Cuffaro non era presente nel programma ufficiale diffuso dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia che ha organizzato l’incontro. Di fatto Cuffaro ha raccontato la sua esperienza in carcere e come si percepisce il lavoro dei media da dietro le sbarre.

Accanto a lui, sullo scranno della giunta, c’era il moderatore dell’incontro, Stelio Zaccaria, il caporedattore della redazione di Agrigento de “La Sicilia”, alla sua destra l’avvocato Salvatore Pennica. Gli altri posti erano occupati dalla giornalista Teresa Di Fresco, vicepresidente dell’ordine dei giornalisti di Sicilia, e Michelangelo Capitano, il direttore dell’istituto di pena minorile “Malaspina” di Palermo. Quando ha preso la parola un solo giornalista ha deciso di lasciare l’aula e ha scritto su Facebook un post che ha dato il via a un dibattito tra colleghi. “A me non interessa sentire un condannato per mafia”, ha scritto chi è andato via. “Allucinante, siamo un paese di pecore” e “Sono senza parole”, alcuni dei commenti al post. “L’intervento di Salvatore Cuffaro – spiega Stelio Zaccaria – è stato inserito in un secondo momento. Mi è stato comunicato e ne avevo parlato con Teresa Di Fresco”.

Già in un’altra occasione, mesi fa, Cuffaro era intervenuto in un altro corso di formazione per giornalisti raccontando la sua esperienza. In quel caso, però, era seduto tra il pubblico. “Salvatore Cuffaro ha solo portato la sua testimonianza sul carcere a un corso di giornalisti sulla carta deontologica che riguarda le persone detenute, la Carta di Milano, non era relatore e non era invitato. Si è seduto occasionalmente al tavolo dei relatori – spiega il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena – per parlare della sua esperienza di detenuto e su come la gente detenuta vive il rapporto con gli organi di informazione. Non ha parlato della sua vicenda giudiziaria e non ha fatto riferimenti a ingiustizie patite ma si è limitato ai temi che riguardano il giornalismo. A nostro avviso questo contributo non richiesto è comunque qualcosa che può essere utile a chi fa il nostro mestiere fermo restando che nessuno lo assolve dalle sue colpe”.