Corruzione: Morace patteggiamento bis, ex senatrice Vicari a giudizio
Mare Monstrum: per il secondo troncone giudiziario della “tangentopoli del mare” vanno a processo anche l’ex dirigente della Regione Salvatrice Severino e Giuseppe Montalto ex segretario particolare dell’assessore Pistorio
Da Rino Giacalone -18 Gennaio 2022
L’ex sottosegretario Simona Vicari è stata rinviata a giudizio per corruzione assieme all’ex dirigente della Regione Salvatrice Severino e a Giuseppe Montalto, ex segretario particolare del senatore Pistorio, assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti durante il governo presieduto da Rosario Crocetta. Il gup del Tribunale di Trapani, giudice Roberta Nodari, ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura di Trapani, pm Belvisi e Sardoni. Si tratta del procedimento scaturito dall’indagine dei Carabinieri denominata “Mare Monstrum”, la cosiddetta “tangentopoli del mare”. L’indagine sulle maxi tangenti pagate dagli armatori della Ustica Lines, ora Liberty Lines, Vittorio ed Ettore Morace, padre e figlio, per ottenere favori a proposito degli oneri pubblici assegnati dalla Regione ai collegamenti navali veloci tra la Sicilia e le isole minori. Una indagine inizialmente coordinata dalla Procura di Palermo, ma poi finita per competenza alla Procura di Trapani, e che nel 2017 vide finire in manette tra gli altri Ettore Morace e l’allora deputato regionale ed ex sindaco di Trapani Girolamo Fazio, nei confronti di quest’ultimo è ancora in corso il processo dinanzi al Tribunale di Trapani. Ettore Morace ha patteggiato per le accuse di corruzione in concorso con l’onorevole Fazio, condanna a 18 mesi, e adesso ha nuovamente patteggiato per le accuse di corruzione delle quali rispondeva assieme alla senatrice Simona Vicari, a Montalto e alla dirigente della Regione Salvatrice Severino. Morace jr dovrà risarcire inoltre le parti civili, tra questi c’è l’ex dirigente Siremar Giuseppe Prestigiacomo: inviso a Ettore Morace, Prestigiacomo si vide bloccare la nomina a consulente della commissione parlamentare regionale che si occupava dei trasporti, ed in una intercettazione traspare la preoccupazione di Morace jr esternata a Giuseppe Montalto, e da questi condivisa, legata al fatto che quella nomina avrebbe potuto far saltare gli accordi illeciti intessuti all’interno dell’assessorato regionale ai Trasporti e alla Mobilità. Il gup Nodari ha condannato così Ettore Morace a un anno e nove mesi (pena sospesa). Rinvio a giudizio, prima udienza il prossimo 10 marzo, per l’ex sottosegretario Simona Vicari, che ebbe in regalo un Rolex da Ettore Morace per avere fatto approvare un emendamento nell’ambito della legge finanziaria 2017, che favorì la società armatoriale; per la ex dirigente della Regione Salvatrice Severino, finita sotto inchiesta per avere scritto i bandi di gara per le rotte navali onorate secondo il gradimento dei Morace ma anche per avere chiuso gli occhi dinanzi a rendicontazione gonfiate ( ha però ottenuto la prescrizione per uno dei numerosi capi di imputazione, e risponde anche di turbata libertà degli incanti) e per Giuseppe Montalto, che sarebbe stato la longa manus di Morace jr dentro l’assessorato. Sullo sfondo dello scenario dell’indagine si colgono altri nomi importanti della politica regionale: proprio a proposito delle accuse contestate a Montalto vi è quella che si sarebbe adoperato per fare ottenere dall’attuale parlamentare regionale Marianna Caronia una maxi liquidazione di fine rapporto pari a 100 mila euro, quando questa si ritrovò dipendente della Sns, società gestita da Morace e nella quale fu assorbita la Siremar dalla quale la Caronia era dipendente. Sanzione pecuniaria pari a 60 mila euro è stata inflitta dal gup Nodari alla società Liberty Lines che era stata coinvolta nella richiesta di rinvio a giudizio per tutta una serie di illeciti amministrativi. Da questo troncone giudiziario è uscito l’anziano Vittorio Morace, ex patron del Trapani Calcio, da anni trasferitosi in Spagna, nei confronti del quale già il gup del Tribunale di Palermo aveva deciso il non luogo a procedere per riconosciuta irreversibile incapacità a partecipare al processo. Nell’indagine “Mare Monstrum” è stato indagato anche l’ex Governatore Rosario Crocetta, la cui posizione però è rimasta per competenza dinanzi al Tribunale di Palermo.