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Corruzione e mazzette: indagato Seccia, procuratore che si occupava di mafia garganica. L’asse con Soave

Corruzione e mazzette: indagato Seccia, procuratore che si occupava di mafia garganica. L’asse con Soave

Guai per il magistrato barlettano. Secondo l’accusa avrebbe intimidito un imprenditore tirando in ballo i clan garganici. Sotto inchiesta anche un suo collaboratore durante Iscaro-Sabur

Di Redazione 20 Dicembre 2019

Domenico Seccia indagato. L’ex procuratore di Lucera che per anni si è occupato di mafia garganica (oggi è sostituto pg in Cassazione) è accusato di concorso in corruzione insieme al commercialista barese Massimiliano Soave (i due ebbero a che fare già durante il processo Iscaro-Saburo alla mafia garganica) e all’imprenditore coratino Flavio D’Introno. Per Soave c’è anche l’accusa di tentata violenza privata nei confronti di D’Introno.

I guai del barlettano Seccia – anticipati mesi fa da l’Immediato – si riferiscono a quando era componente della commissione tributaria provinciale di Bari che annullò le cartelle esattoriali da 10 milioni di euro che l’imprenditore aveva tentato di bloccare pagando mazzette all’ex pm Antonio Savasta e all’ex gip Michele Nardi, entrambi a processo per associazione a delinquere. Soave, oltre a fare da trait d’union tra D’Introno e Nardi, avrebbe fatto da collegamento anche con Seccia.

Stando a quanto riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, Seccia, per l’accusa, avrebbe indotto D’Introno anche a intervenire nel procedimento fallimentare che riguardava il cognato del magistrato barlettano attraverso l’acquisto di un credito, operazione poi effettuata dal padre di D’Introno spendendo altri 100mila euro. 

In quanto alla violenza privata, D’Introno ha raccontato che Soave lo avrebbe intimidito dicendo di non tirare in ballo Seccia altrimenti il magistrato gli avrebbe “mandato la mafia garganica”.

Fonte:https://www.immediato.net/c