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Corruzione a San Vito, la MKE: «Estranei alla vicenda del parco eolico»

Corruzione a San Vito, la MKE: «Estranei alla vicenda del parco eolico»

I legali della società che coinvolta nell’inchiesta che ha portato all’arresto del sindaco della cittadina dello Jonio catanzarese difendono l’operato dell’azienda: «Rapporti con il Comune solo per l’impianto di depurazione»

23 aprile 2020, 22:16

SAN VITO ALLO IONIO «I rapporti della società M.K.E. con il Comune di San Vito hanno avuto ad oggetto esclusivamente la gestione dell’impianto di depurazione della stessa Amministrazione e, pertanto, non esiste alcuna attinenza, collegamento, vicinanza o commistione, con gli episodi che afferiscono al parco eolico». Lo affermano gli avvocati Tommaso Stanizzi e Ottavio Porto, legali della M.K.E., società che gestisce impianti di depurazione e che è stata coinvolta nell’inchiesta che ha portato all’arresto del sindaco di San Vito sullo Ionio, Alessandro Doria, con l’accusa di corruzione.

L’inchiesta ha portato, tra l’altro, all’emissione di un avviso di garanzia nei confronti dell’amministratore unico della M.K.E., Mario Minieri. I due legali evidenziano che «è la stessa Procura della Repubblica a fornire la definizione corretta del nostro assistito, definito brillantemente “extraneus” nella vicenda più generale che ha condotto all’approfondimento di indagini da parte degli inquirenti. Infatti, i rapporti della società con il Comune di San Vito hanno avuto ad oggetto esclusivamente la gestione dell’impianto di depurazione della stessa Amministrazione e, pertanto, non esiste alcuna attinenza, collegamento, vicinanza o commistione, con gli episodi che afferiscono al parco eolico».

«MKE Srl ha sempre svolto nel miglior modo possibile il proprio operato affermato gli avvocati Stanizzi e Porto – nel corso di una ventennale attività d’impresa. Inoltre, codesto operatore economico ha posto l’attenzione sulla legalità delle procedure, attraverso svariati strumenti di controllo e operazioni di self-cleaning. L’azienda infatti è presente negli elenchi “dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa” White-list di Prefettura di Catanzaro e ha ottenuto l’importantissimo segno distintivo dell’etico “Rating di legalità” rilasciato dal Ministero degli Interni». Rispetto all’inchiesta, prosegue la nota, «MKE Srl stava lecitamente operando, in forza della aggiudicazione di un bando gara e stava effettuando una, purtroppo non isolata, operazione di recupero del credito vantato nei confronti dell’Ente. Comune e cittadini tutti che, nonostante l’inerzia economica, hanno usufruito dei servizi necessari della ditta, impeccabile anche durante il lunghissimo ritardo nel pagamento di quanto dovuto. La vicenda, peraltro, si è conclusa senza neppure richieste di interessi moratori per l’incredibile lasso di tempo tra la consegna del depuratore ed il saldo di quanto dovuto, alla fine persino scontato».

Il portavoce del gruppo e socio Giuseppe Minieri, intende poi esprimere il proprio profondo rammarico: «Le nostre aziende sono aziende che adottano tutti i criteri di legalità e di responsabilità sociale di impresa, prova ne sono le plurime certificazioni e autorizzazioni. MKE srl da sempre condanna atteggiamenti quali quelli di corruzione e spesso siamo in prima linea a comunicare agli organi preposti eventuali anomalie dell’apparato pubblico con il quale lavoriamo. Sono certo che la magistratura farà luce sulla vicenda e sono fiducioso dell’operato futuro della stessa. Condannati e ripudiati con forza i tentativi di corruzione – ha proseguito Giuseppe Minieri – c’è da dire che il vero e grosso problema, troppo spesso sottovalutato, che attanaglia i lavori e servizi pubblici sono i ritardi cronici dei pagamenti (oltre 250 giorni di ritardo) delle fatture. Ritardi che minano la sussistenza stessa sul mercato delle aziende italiane nonché l’erogazione dei servizi pubblici essenziali. Si spera, anche in questo periodo contraddistinto dall’emergenza Covid-19, che si possa procedere a passo più rapido».

fonte:https://www.corrieredellacalabria.it/