Lotta alle mafie, Raimondi parla da candidato alla Provincia
(Anna Galise)
GAETA La sicurezza dei cittadini deve essere al primo punto del programma di qualsiasi candidato alla presidenza della Provincia di Latina. È quanto ribadisce il sindaco Antonio Raimondi, ritornando sul tema delle infiltrazioni criminali nel territorio del golfo di Gaeta e sul programma per le prossime provinciali, alle quali si è proposto for president per il Partito democratico.
Lo fa, prendendo spunto dalle dichiarazioni di Luisa Laurelli (Pd), presidente della commissione regionale per la lotta alla criminalità e la sicurezza, sulla crescita del fenomeno malavitoso in tutto il Lazio.
«Sebbene l’azione specifica del contrasto delle mafie spetti alle forze dell’ordine a cui va tutto il sostegno della mia amministrazione – afferma Raimondi – è necessario che tutte le amministrazioni locali, al di là degli schieramenti politici, si impegnino a vigilare e ad indagare, senza dimenticare che un ruolo importantissimo nel denunciare tempestivamente questi fenomeni lo hanno anche le amministrazioni pubbliche e i cittadini singoli e organizzati».
Saranno pertanto contenti di queste affermazioni le forze politiche di minoranza, presenti e no in consiglio comunale a Gaeta, e alcune associazioni che di inviti a vigiliare su alcuni grossi progetti, vecchi e nuovi, al sindaco ne hanno già rivolti.
«Non si tratta di criminalizzare tutti in maniera indiscriminata – aggiunge Raimondi – ma c’è da riconoscere che il nostro territorio è molto esposto alle attività criminali essendo geograficamente vicinissimo alle loro centrali operative. Né va sottovalutato il senso di impunità, diffuso in tutt’Italia, che scoraggia i comportamenti onesti. Per questo motivo – conclude il sindaco di Gaeta – il primo punto di chi si candida a rappresentante i 33 comuni della provincia di Latina, laboriosa ed eterogenea, deve avere come priorità la lotta alla criminalità organizzata: i loro loschi affari non devono attecchire ed inquinare la vita democratica ed economica di tutto il territorio provinciale».
(tratto da Il Tempo – Latina)