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Comune di Foggia, arriva il commissario Cardellicchio: “I cicli mafiosi evidenti sono stati interrotti”

Di Antonella Soccio 14 Marzo 2023 APERTURA

Se con Magno a “parlare erano gli atti”, con Cardellicchio si annuncia una fase finale di commissariamento più aperta e collaborativa con la stampa, le associazioni e la comunità

Studio dossier e cerco di approfondire, i colleghi mi hanno massacrato sinora ed era solo la pillola dell’inizio. Il mio passato è noto, i miei colleghi dicono che sono diventato un personaggio un po’ ingombrante, porto la mia esperienza”. È già al lavoro al Comune di Foggia il commissario Vincenzo Cardellicchio, originario di Campobasso, giunto per sostituire la prefetta Marilisa Magno dimissionaria.
“Ho un trascorso nella stampa, sono stato tra i più giovani addetti stampa della presidenza del Consiglio. Ho rispetto per il lavoro che ho fatto fino a ieri. Sono un predestinato nel mio rapporto con la Puglia, ma non pensavo di venire a Foggia. In Puglia ho giurato fedeltà alla patria, al secondo battaglione ed il secondo giuramento è stato con una vostra concittadina che ho sposato. Pensavo di potermi godere una nipotina bellissima e invece gli ultimi ministri mi hanno coinvolto a Cerignola e a Taranto. Non conosco Foggia ma conosco la Puglia, un treno lanciatissimo ed è un piacere tornarci. La regione ha un presente assolutamente dinamico”.

Foggia, dove sono stati “mandati i migliori prefetti d’Italia”, secondo Cardellicchio, deve recuperare lo spazio che le compete. Molto è stato fatto grazie all’aeroporto, ma ha sottolineato che “questo spazio non potrà mai essere recuperato dai commissari”.
E ha precisato: “A Taranto dissi che avrei provato ad essere il più bravo dei commissari ma non sarei mai stato il migliore dei sindaci. I sindaci sono eletti e rispondono ai cittadini, i commissari se lavorano al meglio al massimo non sbagliano”.
“A Foggia sono
 tanti i dossier aperti, i commissari preferiscono studiare e poi parlare. Di lavoro ne è stato fatto, abbiamo il compito di interrompere un ciclo. E i cicli evidenti sono stati interrotti”.

Se con Magno a “parlare erano gli atti”, con Cardellicchio si annuncia una fase finale di commissariamento più aperta e collaborativa con la stampa, le associazioni e la comunità.
“È pericoloso parlare perché è più facile sbagliare. Alla dottoressa Magno ho fatto i miei auguri. Ho visto molte volte il prefetto Valiante, mentre domani incontro la magistratura. Dobbiamo arrivare bene all’estate che distrae tutti e dopo l’estate vanno convocati i comizi elettorali, non abbiamo molto tempo. Dobbiamo chiudere le partite che si possono chiudere. Altre si devono prima fare e poi dire. La delinquenza è liquida. Un contrappeso quale quello della stampa se è libera è potente. Non esiste un pensiero unico, sono pronto a mettere i piedi sul fuoco sull’onestà intellettuale di chi mi ha preceduto, ho sempre sostenuto la nomina di Marilisa Magno. Fare il commissario di una realtà difficile è una esperienza molto impegnativa ed ognuno l’affronta in maniera migliore. Recarsi nel centro di Foggia e vederlo così ridotto è spiacevole”.

Foggia è una città mafiosa? A tale domanda il commissario è stato netto: “Mafioso non è una etichettatura unica, il salto di qualità della mafia la rende insidiosa, l’economia di secondo livello ha consentito patrimoni infiniti. Il presidio principale è rappresentato da etica, onestà dei comportamenti e senso critico”.
Puntuale sulla tecnostruttura. “Il percorso che è stato fatto finora è molto ampio, le mobilità interne sono utili ma i terremoti continui non aiutano. Alle rivoluzioni preferisco la guida, 
to control in inglese significa guidare, mi piacerebbe usare lo sterzo e l’acceleratore. C’è da portare a conclusione i lavori avviati, uno di questi è il palazzo di giustizia, che deve tornare ad avere dignità di luogo. Ho un incontro già domani col procuratore”.

Non si è sottratto su Amiu e sull’affaire “Tre Fiammelle” raggiunta da interdittiva antimafia.
“Sono sicuro che il servizio di raccolta dei rifiuti era indecente, oggi abbiamo un servizio
 work in progress su cui bisogna stare sul pezzo. Ho avuto l’esperienza del porta a porta a Cerignola, non è stata facile, la qualità della città passa da queste scelte. I dati sono importanti”.
Poi su Tre Fiammelle. “La mia preoccupazione sono i lavoratori, le fasce più deboli non possono diventare vittime degli affari”.
La chiosa è stata ironica. “La mia rubrica ha 37mila contatti, ho cambiato tanti lavori. Quando c’è una emergenza i miei amici più cari si ricordano che per salire su un treno in corsa serve un funzionario giovane e mi chiamano”.

Fonte:https://www.immediato.net/2023/03/14/comune-di-foggia-arriva-il-commissario-cardellicchio-i-cicli-mafiosi-evidenti-sono-stati-interrotti/