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Commissione di accesso al Consorzio Idrico. Il caso del geometra segnalato con quelli del clan Papa e assunto “in coda” a Vitaliano Ferrara. Non nominarla sarebbe atto di iniquità

30 Marzo 2023 – 14:50

Qualche settimana fa abbiamo scritto un primo articolo. Poi ci siamo messi a decriptare il decreto di scioglimento del comune di Sparanise. Un omissis illuminante che rende poco comprensibile il non accompagnare alla procedura del comune dell’agro Caleno un’altra speculare per il Citl. E su quei 12 mesi a Carinola…

CASERTA/SPARANISE (g.g.) – Il geometra Raffaele Della Gatta, istruttore all’interno dell’Ufficio Tecnico del comune di Sparanise, è anche collega di Giorgio Magliocca, sindaco di Pignataro Maggiore, presidente della Provincia e assunto a tempo indeterminato (zero ore lavorate fino ad oggi) proprio dall’amministrazione guidata al tempo dal sindaco Salvatore Martiello e co-guidata dal vicesindaco Vitaliano Ferrara,

ad epilogo di un concorso, almeno definito come tale, presieduto da Antonia Elia, già segretaria comunale di Mondragone, attualmente all’opera nella segreteria politica che Giovanni Zannini in regione Campania, e – particolare non irrilevante – compagna di quel Carlo Salomone, coinvolto, seppur indirettamente attraverso la figura di sua madre, nell’indagine della Dda di Napoli sulle mega affissioni in larga parte della provincia di Caserta controllate dal clan dei Casalesi e da Mario Iavarazzo in particolare, oggi, peraltro, divenuto collaboratore di giustizia.

Questo riferimento a Magliocca non implica l’assunzione da parte di quest’ultimo del ruolo di protagonista della storia che andiamo a raccontare, ma è utile in quanto si tratta di uno dei casi più evidenti, di un vero e proprio paradigma che sintetizza, mettendoli insieme, molti degli elementi che noi definiamo il Sistema-Zannini.

Il protagonista è, invece, proprio il geometra Raffaele Della Gatta. Qualche tempo fa abbiamo scritto un articolo in cui, rivolgendoci al prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo (clicca e leggi), di cui vorremmo anche parlar bene, ma lui non ce ne dà la possibilità, gli chiedevamo per quale motivo, abbinata o anche conseguente a quella di Sparanise, non avesse inviato una commissione di accesso anche al Consorzio Idrico di Terra di Lavoro, non si capisce ancora se trasformato o meno in SpA.

Quella nostra posizione non aveva nulla di demagogico, benché meno di fazioso, ma era frutto di circostanze obiettive che tali potevamo ben definire in quanto conseguenza do un serio, approfondito, “faticato” lavoro documentato, attivato dalla struttura importantissima e autorevolissima di un decreto del Presidente della repubblica, che ha sciolto il consiglio comunale e l’amministrazione di Sparanise per infiltrazioni della criminalità organizzata, e anche da un’interdittiva antimafia emanata dalla stessa prefettura di Caserta.

Naturalmente, nulla è successo. Colpa dell’elefantiasi dei procedimenti amministrativi, causa e/o effetti molto spesso in un’elefantiasi delle sinapsi delle burocrazie prefettizie in generale.

Fatto sta che Vitaliano Ferrara è il baricentro di tutta una serie di fatti e di attività di governo e di sottogoverno per le quali il ministero degli Interni ha proposto al Consiglio dei ministri lo scioglimento, definito e sacramentato poi dal citato dpr del 19 dicembre 2022.

Lo stesso Ferrara, di fatto e fino alle sue dimissioni obbligate dagli eventi, un uomo tra i più importanti dentro alle stanze di comando del CITL, nelle quali a suo tempo lo ha collocato Giovanni Zannini in persona, diventa espressione di una condizione che la Prefettura di Caserta (beata lei!) considera tranquilla, serena e dunque non bisognevole neppure di un approfondimento, di un’analisi amministrativa da parte di una commissione di accesso.

Al tempo in cui abbiamo scritto l’articolo appena citato, avevamo letto diverse parti del dpr di scioglimento. Ma non tutte. Altri passaggi erano rimasti a metà. Nel senso che l’esistenza degli omissis non ci permetteva di fornire ai nostri lettori dei dettagli completi sul meccanismo relazionale tra amministrazione attiva, consiglio comunale e criminalità organizzata locale, acclarata al punto da armare la penna di Sergio Mattarella.

Naturalmente, un po’ alla volta, abbiamo letto tutto e ci siamo accorti che un’informazione seria e completa sui fatti di Sparanise non avrebbe potuto prescindere dalla decriptazione di almeno qualcuno di quegli omissis.

Ad esempio, nel decreto di scioglimento si legge di un dipendente comunale, precisamente di un istruttore tecnico, attenzionato dall’attività di indagine della commissione di accesso.

Abbiamo lavorato molto negli ultimi giorni e abbiamo scoperto che il nome è quello del geometra Raffaele Della Gatta.

Qualcuno potrebbe dire: eh, e chi è quest’altro mo’?. Nome poco noto, ma decisamente importante nel lavoro, compiuto dalla commissione di accesso, di messa a fuoco di certe relazioni sconvenienti. Tutto sommato, il fatto che Raffaele Della Gatta abbia riportato una condanna a una pena pecuniaria, comminatagli attraverso un decreto penale, firmato da un gip su richiesta di un pubblico ministero, è il fatto meno importante.

Altro, molto altro è pure riportato ancora del dpr di scioglimento: “Riguardo le frequentazioni, è emerso che, a seguito di servizi di controllo del territorio da parte delle Forze di polizia, in data 13.10.2017 alle ore 19:38, e in data 05.09.2019, alle ore 19:17, il veicolo di proprietà del citato Raffaele Della Gatta risultava parcheggiato all’esterno dell’abitazione di Nicola Papa, deceduto in data 01.03.2020, appartenente al clan camorristico dei Casalesi.

Abbiamo voluto riportare integralmente questo passo proprio per certificare l’ufficialità di questo accertamento. Il resto ve lo sintetizziamo, fermo restando che il dpr è disponibile in rete e vi si può accedere con grande semplicità.

E’ stato proprio Raffaele Della Gatta a curare personalmente l’ampliamento del ristorante e sala per eventi La Quercia (attività recentemente colpita da interdittiva antimafia), per conto di Anna Carbone, moglie di Albino Vitale, altro personaggio centrale della vicenda, essendo considerato, al di là di un’archiviazione ricevuta qualche anno fa rispetto ad un’indagine della Dda sugli interessi della camorra e del clan dei Casalesi in particolare nelle aste giudiziarie, un soggetto, un imprenditore storicamente connesso ai mondi della criminalità organizzata, soprattutto al clan Papa di Sparanise, a quei Papa che condividono la sua origine territoriale in quel di Villa di Briano.

Il rapporto tra Della Gatta e Vitale non è stato, come si suol dire, occasionale e legato solo alla vicenda dell’ampliamento del locale La Quercia.

Le aste fallimentari sono sempre state il core business di Albino Vitale, che con Raffaele Della Gatta doveva avere un rapporto strettissimo, se è vero come è vero che nel corso dell’indagine appena citata vengono realizzate diverse intercettazioni dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria del comando provinciale di Caserta in cui il Vitale parla a lungo, spesso e volentieri, dell’argomento delle aste fallimentari proprio con il geometra assunto poi al comune di Sparanise.

Ora, abbiamo scritto tutto oggi su questo personaggio di grande rilevanza nella vicenda dello scioglimento del comune di Sparanise? No, manca la cosa più importante: il geometra Raffaele Della Gatta ha lavorato per diverso tempo alle dipendenze del Consorzio Idrico di Terra di Lavoro.

Lo ha fatto, manco a dirlo, proprio quando Vitaliano Ferrara, vicesindaco di Sparanise e socio della famiglia di Albino Vitale (CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO SULL’INTERDITTIVA ANTIMAFIA DELLA F.V.), è entrato a far parte del consiglio di amministrazione del Citl, manco a dirlo (e sono due), con la delega ai Lavori Pubblici.

Ora, il prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, potrà anche ignorare questi articoli, ma noi li dobbiamo scrivere perché siamo devoti al primato della logica. Poi, se la pubblica amministrazione è illogica e si muove in base a “logiche illogiche”, che nulla hanno a che vedere con l’evidenza dei fatti, allora, continuando questo gioco di parole, fatti loro. Pazienza.

Se il grumo di potere formato da Vitaliano Ferrara e assistito dal solerte funzionario comunale Raffaele Della Gatta è il fulcro, il motivo principale dello scioglimento del comune di Sparanise per infiltrazioni camorristiche, come è possibile che lo stesso tipo di approccio, ripetiamo, lo stesso tipo di approccio ispettivo (solo ispettivo, visto e considerato che non è affatto detto che una commissione di accesso giungerebbe alle stesse conclusioni a cui è giunta nel comune caleno) non viene adottato per il Citl?

Vitaliano Ferrara è socio dei Vitale; Raffaele Della Gatta viene formalmente segnalato in compagnia di esponenti del clan Papa; Albino Vitale ha come interlocutore principale, se non addirittura unico, nell’Ufficio Tecnico nel comune di Sparanise proprio il geometra Della Gatta, che frequenta esponenti del clan Papa, a cui la Dda (prima) e la commissione di accesso (oggi) connettono in qualche modo la figura di Albino Vitale; Vitaliano Ferrara entra nella stanza dei bottoni del Citl con la delega ai Lavori Pubblici e in pratica porta con sé il geometra Della Gatta.

Questo, signor prefetto, si chiama sillogismo. Ripetiamo, sil-logismo. Ed è uno strumento della filosofia che innalza la logica a scienza eletta.

Ribadiamo: il prefetto può fare quello che vuole. Ma delle due, l’una: o lui, in nome e per conto della repubblica italiana, ha sbagliato sin dall’inizio a nominare una commissione di accesso nel comune di Sparanise, che diventa conseguentemente martire di un atto di prevaricazione, di violenza costituzionale, nel momento in cui addirittura subisce lo scioglimento, oppure la Prefettura, inspiegabilmente, in quanto in contrasto con ogni logica elementare, sta disertando da una delle sue funzioni più importanti, rispetto a ciò che si è potuto eventualmente verificare all’interno del Citl. Non si scappa.

Poi, magari, non è successo nulla, ma affermare che non ci siano le condizioni per la nomina di una commissione di accesso per andare quantomeno a controllare, rappresenterebbe un’espressione di malafede.

Post Scriptum: abbiamo letto da qualche parte, ma la notizia la dobbiamo ancora verificare, che il geometra Della Gatta abbia svolto una funzione part time a 12h/settimanali al comune di Carinola. Non traiamo al momento nessuna conclusione di tipo sistemico, poiché dobbiamo stabilire se questo incarico l’abbia svolto o meno dopo il 5 ottobre 2021, ovvero quando il presidente del Citl Pasquale Di Biasio, attraverso sua figlia Giuseppina Di Biasio, ha ripreso il comando del comune di Carinola.

Fonte:https://casertace.net/commissione-di-accesso-al-consorzio-idrico-il-caso-del-geometra-segnalato-con-quelli-del-clan-papa-e-assunto-in-coda-a-vitaliano-ferrara-non-nominarla-sarebbe-atto-di-iniquita/