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Comitato permanente di lotta alle mafie per atto intimidatorio nei confronti di Bruno Fiore

CONTRO LE MAFIE

Democrazia contro il terrore.

Grave atto intimidatorio nei confronti di Bruno Fiore,

coordinatore del PD e portavoce del Comitato locale di lotta alle mafie.

Il Comitato, nell’esprimere piena e fraterna solidarietà,

conferma il proprio impegno a difesa della democrazia e della legalità.

Sul finire della giornata di ieri un gravissimo atto intimidatorio è stato compiuto contro Bruno Fiore, coordinatore cittadino del Partito Democratico nonché portavoce del Comitato Permanente di Lotta alle Mafie costituitosi nella nostra città.

Ignoti hanno tentato di dare fuoco all’auto di Bruno e a quella di sua moglie. Parliamo di “tentativo” e di alcuni danni alle auto soltanto perché, sembrerebbe, il sopraggiungere di una vicina di casa ha “disturbato” gli attentatori. Bruno era da poco rientrato a casa, dopo l’ennesima riunione del Comitato di lotta alle mafie anche a seguito della “non-decisione”, pilatesca e grave, del Consiglio dei Ministri sul cosiddetto “caso Fondi”.

Dalle prime notizie sull’esame dei luoghi, con le due auto cosparse di liquido infiammabile, una tanica di 20 litri e l’innesco, si può “tirare un sospiro di sollievo” solo per la mancata esplosione delle auto con tutte le gravi conseguenze possibili per le altre auto e le abitazioni vicine.

Questo grave atto rappresenta l’ennesimo episodio che si aggiunge alla impressionante escalation di azioni criminali che da tempo Fondi subisce. Questa volta però, e la cosa ci sembra ancora più allarmante, si è voluto colpire un esponente politico impegnato in prima persona e con coraggio nella lotta contro le infiltrazioni mafiose che compromettono il nostro territorio; un uomo simbolo, cioè, di quel movimento cittadino spontaneo che si sta battendo per il ripristino della legalità a Fondi.

Non possiamo non pensare ad un collegamento tra questo grave atto e l’impegno per la legalità e contro le mafie portato avanti in prima persona da Bruno. Lo pensiamo e vogliamo gridarlo forte! Ma questo atto colpisce tutte e tutti noi del Comitato, siamo tutti Bruno, oggi.

Colpisce però, crediamo di poter dire, tutte le cittadine e tutti i cittadini di questa città, del sud pontino e della provincia tutta, che non vogliono soccombere alla criminalità organizzata e pensano che si debba provare a cambiare le cose iniziando a non tacere più e fare ciascuno la propria scelta da che parte stare.

Siamo davvero preoccupati: la situazione è tale che chi denuncia politicamente il condizionamento malavitoso che grava sulla città deve temere ritorsioni, violenze, attentati?

Nell’esprimere forte e fraterna solidarietà a Bruno Fiore e alla sua famiglia, il Comitato intende far sapere alla cittadinanza che continuerà con maggior vigore e determinazione la battaglia contro tutti i poteri malavitosi e illegali che soffocano la città. Una battaglia civile, ancor prima che politica, oggi più urgente che mai.

Fondi, lì 20 ottobre 2009

Comitato permanente di lotta alle mafie -FONDI (LT)