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Come funziona la Giustizia in provincia di Latina. L’amara storia di una famiglia perbene di Terracina

UNA STORIA AMARA DI CUI E’ RIMASTA VITTIMA UNA FAMIGLIA DI NOSTRI AMICI DI TERRACINA. UNA STORIA EMBLEMATICA DI COME E’ OGGI IL NOSTRO PAESE E SULLA QUALE RICHIAMIAMO L’ATTENZIONE E L’INTERVENTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PERUGIA E DELLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI ROMA

Si tratta di una storia amara di cui è rimasta vittima una famiglia per bene di Terracina: la famiglia di Giovanni Spezzaferro, stimato giornalista e direttore di testate, composta da persone impegnate nel mondo del volontariato ed esponenti della Croce Rossa Italiana.

La raccontiamo, senza commenti, per richiamare su di essa l’attenzione del Ministro della Giustizia, oltreché quella della Procura di Perugia e della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma.

La famiglia Spezzaferro abitava a Terracina in via Derna in un appartamento di proprietà della Banca di Roma.

Dopo tantissimi anni, la Banca di Roma ha venduto quell’appartamento ad una Società di Milano, la NIRM IMMOBILIARE, la quale dopo pochi mesi l’ha, a sua volta, venduto ad un’altra Società di Milano: la TIGLIO 1.

Non finisce qua perché anche questa seconda Società dopo pochissimi mesi ha venduto l’unità immobiliare ad una terza società milanese, la DOLCETTO 2, che, come le altre e sempre dopo pochi mesi, l’ha venduta ad una Società romana: la CDP.

Siamo arrivati al quarto passaggio e sembra che anche quest’ultima abbia messo in vendita l’appartamento dopo aver intimato lo sfratto alla famiglia Spezzaferro, che, alla fine, cacciata dall’appartamento, è stata costretta ad andare ad abitare in albergo.

Due sono gli elementi da prendere in considerazione e che sottoponiamo all’attenzione del Ministro Alfano, della Procura della Repubblica di Perugia e della DDA di Roma per gli adempimenti di rispettiva competenza.

Il primo riguarda l’intervento di una ditta di traslochi di Fondi, chiamata evidentemente dalla CDP, e che farebbe capo ad un noto soggetto inquisito nell’ambito dell’operazione Damasco Sembra strano al riguardo che, con tutte le ditte di traslochi presenti a Terracina, sia stata prescelta una di Fondi, peraltro, facente capo a quel soggetto.

Il secondo elemento attiene al comportamento dell’Ufficiale Giudiziario del Tribunale di Terracina che ha eseguito lo sfratto il 28, 2.2008, dalle ore 12 alle 18, lo stesso giorno –appunto il 28 febbraio del 2008 – in cui il Capo dello Stato, nella mattinata, e, comunque, prima dell’ora in cui è stato eseguito lo sfratto, aveva promulgato il decreto legge di proroga degli sfratti.

Il fatto grave riguarda il comportamento di questo Ufficiale Giudiziario che, pur avvisato dal legale della famiglia Spezzaferro dell’avvenuta promulgazione del decreto legge, ha voluto comunque eseguire lo sfratto.

Attendiamo ora di conoscere quali provvedimenti saranno presi a carico di questo dipendente.