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Colpo ai patrimoni dei clan, 55 milioni di euro sottratti alla ‘ndrangheta nel 2023

I dati della Direzione centrale anticrimine della polizia. In un anno i beni sigillati alle cosche calabresi ammontano al 30% del totale

Pubblicato il: 06/01/2024 – 8:16

ROMA Colpito il patrimonio delle cosche per un valore di circa 189 milioni di euro. Quasi un terzo in mano ai clan calabresi. Oltre 3,6 milioni di persone sono state controllate, dalle forze dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, alle quali si aggiungono i 3,2 milioni controllati dall’ufficio controllo del territorio e gli 1,8 milioni del reparto prevenzione crimine.
Sono i dati forniti nella relazione 2023 sull’attività della Direzione centrale anticrimine della polizia di stato. Gli operatori impegnati nell’attività di controllo del territorio (il comparto conta 20.000 unità) hanno effettuato le verifiche con un trend in crescita rispetto agli anni passati, anche «grazie ad un più efficace utilizzo dei dispositivi tecnologici».

Il personale impiegato

In particolare, nel corso del 2023, sono stati impiegati in totale 73.184 equipaggi dei reparti prevenzione crimine (219.552 unità) e 7.018 team unità operative di primo intervento-Uopi (28.072 unità). Sono state, inoltre, realizzate: 68 attività straordinarie di controllo del territorio; 210 operazioni di polizia giudiziaria con 1441 equipaggi (4.323 unità); 44 attivazioni Uopi; 8 attivazioni del negoziatore. Per garantire la piena operatività della struttura di negoziatori, nel 2023 è stata effettuata almeno una esercitazione presso le Questure ove è operativa la figura del negoziatore (in totale 31).

Confische e sequestri di beni

Nell’ambito delle misure di prevenzione patrimoniale i Questori hanno formulato 42 proposte di applicazione del sequestro finalizzato alla confisca, di cui 28 elaborate congiuntamente ai Procuratori competenti. Sono stati, inoltre, eseguiti alti 49 sequestri per un valore di circa 99 milioni di euro; 40 confische per un valore di circa 282 milioni di euro; una amministrazione giudiziaria ex art 34 D.lgs. 159/2011 su proposta del Questore.
Queste attività sono state «orientate a colpire le manifestazioni di illecita accumulo patrimoniale sia delle principali consorterie mafiose operanti sul territorio nazionale, sia connesse a forme di criminalità concernenti ambiti strategici sotto il profilo socio-economico».
In particolare, sono state colpite: cosa nostra palermitana, catanese, nissena, trapanese, siracusana, messinese ed agrigentina, anche nelle sue proiezioni extraregionali, per un valore di circa 189 milioni di euro; la ‘ ndrangheta, anche nelle sue proiezioni extraregionali, per un valore di circa 55 milioni di euro; la camorra, per un valore di circa 11 milioni di euro; la criminalità mafiosa pugliese, per un valore di circa 2,7 milioni di euro; altre organizzazioni criminali non mafiose ed esponenti della criminalità comune, per un valore di circa 87,5 milioni di euro.

Le altre attività anticrimine

Le attività della Dac hanno riguardato anche 5.623 rimpatri con foglio di via obbligatorio (dati dei primi tre trimestri), oltre 3mila Daspo, oltre 7mila avvisi del questore e migliaia di ammonimenti, sopralluoghi, attività di fotosegnalamento, analisi stub, indagini balistiche, identità giudiziaria.
Le operazioni di rilievo hanno interessato sia il soccorso pubblico (in particolare per fatti avvenuti a Forlì, Rieti, Ladispoli, Tivoli e Pavia) sia attività “ad alto impatto” in tutta Italia, anche contro la criminalità giovanile e dello street bullying.
Inoltre, nel 2023 sono state ricevute 34.756 segnalazioni attraverso l’app YouPol delle quali 1.820 per “bullismo”, 10.870 per “droga”, 1.610 per “violenza domestica” e 20.456 per altre segnalazioni. Infine, una particolare attenzione è stata posta per le iniziative in tema di violenza di genere e vittime vulnerabili.

Fonte:https://www.corrieredellacalabria.it/2024/01/06/colpo-ai-patrimoni-dei-clan-55-milioni-di-euro-sottratti-alla-ndrangheta-nel-2023/