Previsto l´allaccio del porto alla rete idrica
30-05-2008 20:13 CIVITAVECCHIA – Emergono nuovi particolari interessanti nella vicenda della condotta idrica di Aurelia. Nuovi interrogativi si aggiungono a quelli di Balloni e Piendibene, partendo proprio dalla relazione idraulica presentata dalla società di ingegneria marittima romana. Si è già parlato della previsione di un diametro notevolmente maggiore delle condotte (400 mm contro i 160 mm ipotizzati dai tecnici comunali), che significherebbe avere anche una richiesta idrica ed una portata al di sopra di quanto richiesto dalla situazione attuale, ma anche dalle previsioni future per l´area a nord della città. A meno che sulla rete idrica ordinaria non si vada ad innestare il collegamento per il porto, da sempre sconsigliato da tutti i tecnici che si sono occupati del problema per le implicazioni che avrebbe un allaccio del genere effettuato nel punto più basso della città: significherebbe creare problemi all´approvvigionamento di tutte le utenze cittadine situate a monte. Del resto, l´Autorità Portuale ha sempre offerto la propria disponibilità a realizzare a proprie spese una condotta dedicata al porto, dall´impianto filtri di Aurelia. A febbraio l´ente, aveva accettato di inserire nell´elaborato anche un ulteriore serbatoio di accumulo da 4.000 metri cubi, su precisa richiesta del Sindaco. Ciò che stupisce, nella relazione idraulica – che peraltro fa riferimento a stime su un periodo di previsione di addirittura 50 anni, è che si parla di un´utenza concentrata per 20 litri al secondo in un nodo della rete dove tale richiesta non è mai esista, a meno che – è qui che deve essere chiarito ogni dubbio – non si pensi appunto al futuro punto di collegamento della rete per il porto. Insomma, il caso della condotta, come più volte ribadito è il frutto di un anno di “corse” alla presentazione di progetti approvati e poi rimessi in discussione, chiesti prima agli uffici comunali e poi affidati all´esterno, preparando una gara su un elaborato già approvato dalla Giunta, ma rivisto nell´ambito di uno studio complessivo, passando dal rifacimento di un tubo di eternit all´approvvigionamento della zona per il prossimo mezzo secolo, con un rischio in più: jdi avere nuove linee di distribuzione con diametri sei volte maggiori dell´attuale, senza però poterle alimentare: le disponibilità idriche all´impianto filtri di Aurelia – circa 80 litri al secondo tra Medio Tirreno e Siit, a fronte dei 120 previsti dai contratti – che peraltro come sempre diminuiranno in estate, non potranno mai soddisfare la richiesta in progetto, senza un intervento… alla radice.
(da civonline.it)