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Che delusione! L’assemblea dei Commercianti di Frosinone Scalo, l’intervento del nostro Segretario regionale e quello dell’Assessore alla Sicurezza del Comune capoluogo

IL NOSTRO SCONCERTO DI FRONTE ALLE AFFERMAZIONI DELL’ASSESSORE ALLA SICUREZZA DL COMUNE DI FROSINONE IERI SERA DURANTE L’ASSEMBLEA DEI COMMERCIANTI DELLO SCALO

Un’assemblea – quella indetta da Antonio Mattia ieri sera a Frosinone ed alla quale ha partecipato il nostro Segretario regionale – che avrebbe dovuto fare il punto sulla drammatica situazione della sicurezza, dell’ordine pubblico e della presenza mafiosa nella città e che, invece, si è trasformata in un comizio elettorale dell’Assessore alla Sicurezza e che è stata svilita dalla trattazione, da parte di questo, di argomenti limitativi dell’ampiezza dei fenomeni criminali, quali il funzionamento del corpo dei Vigili Urbani e del sistema di videosorveglianza.

Il nostro segretario regionale, intervenendo nel dibattito, ha ripetuto quanto noi stiamo denunciando da anni circa il livello di penetrazione mafiosa nel tessuto economico della provincia di Frosinone e l’inadeguatezza dell’azione di taluni vertici istituzionali locali, quali il Procuratore Capo della Repubblica, il Questore ed il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri.

Una critica, come si vede, alle singole persone e non alle Istituzioni in quanto tali, accompagnata da un apprezzamento profondo di quanto, invece, sta facendo l’attuale Comandante provinciale della Guardia di Finanza, il Col. Salato.

L’Assessore evidentemente non ha saputo cogliere il significato del nostro intervento, che voleva essere “altro” ed “alto” e che, purtroppo, è stato interpretato come un vero e proprio… attacco alle Istituzioni.

All’assemblea pubblica sono state invitate, fra gli altri, anche le rappresentanze della Questura e dell’Arma dei Carabinieri, rappresentanze, però, che hanno ritenuto di non parteciparvi.

Una conferma, questa, di un comportamento che suscita in noi, che conosciamo bene la situazione del frusinate, profondo sconcerto.

Ieri sera entrambi gli eventi-la latitanza dei rappresentanti di Questura e Carabinieri e l’intervento improprio e riduttivo dell’assessore del Comune capoluogo- ci hanno dato il senso della preoccupante inadeguatezza dell’apparato dello Stato sul territorio.

Una ragione in più per noi per richiedere con fermezza un intervento risolutore da parte del Ministro dell’Interno e dei Comandi centrali sia della Polizia di Stato che dell’Arma dei Carabinieri. A Frosinone bisogna voltare pagina ed in fretta!

Ciò soprattutto perché, continuando così, le organizzazioni criminali diventeranno sempre più padrone del nostro territorio.